Sono attesi in 15mila, si ritroveranno a Roma per ribadire che la vita è sacra. Per l’VIII edizione italiana della Marcia per la Vita, in programma sabato 19, la mobilitazione del popolo pro life si fa sempre più intensa. Come lo è ancora il ricordo del piccolo Alfie Evans. «Vogliamo affermare che la vita è sacra dal concepimento alla morte naturale e che nessuno ha il diritto di toglierla – rimarca la portavoce della Marcia, Virginia Coda Nunziante –. L’iniziativa di quest’anno sarà dedicata anche a ricordare i quarant’anni della legge sull’aborto, la 194 del 22 maggio 1978. Metteremo in evidenza poi il tema dell’eugenetica in particolare, per quanto riguarda i bambini con la sindrome di Down. E poi avremo la testimonianza della mamma di Vincent Lambert, il quarantunenne francese tetraplegico, da dieci anni in stato di minima coscienza che rischia la sospensione dell’idratazione e dell’alimentazione da parte dei medici e per il quale papa Francesco ha rivolto diversi appelli e preghiere».
L’appuntamento è alle 14.30 a piazza della Repubblica. «Partiremo da lì verso le 15 – prosegue Coda Nunziante –, cammineremo fino ai Fori Imperiali e poi a piazza Venezia. L’arrivo è stabilito in piazza della Madonna di Loreto. Ci saranno testimonianze, come la madre di Lambert, e poi di una ragazza con sindrome di Down. Interverrà anche una donna che ha abortito e che racconterà la sua drammatica esperienza. Ci aspettiamo una partecipazione in crescita, soprattutto di giovani. Vogliamo far arrivare questa cultura della vita alle nuove generazioni, rilanciando il messaggio della sacralità della vita anche alle istituzioni e ai politici perché non ci siano più "leggi ingiuste", come le chiamava papa Giovanni Paolo II e papa Benedetto XVI. Noi vogliamo invece leggi a favore della vita e per promuovere la vita».
Tra i partecipanti alla marcia diverse delegazioni straniere. «Anche quest’anno sono numerose le adesioni dei più importanti movimenti provenienti da Europa, America del Nord e del Sud, Australia e Nuova Zelanda, in tutto sono attese oltre 70 delegazioni. Le associazioni e i gruppi sfileranno con i propri simboli e slogan. Vogliono partecipare e arrivano da lontano proprio perché Roma rappresenta il cuore della cristianità. Per noi anche questa loro presenza rappresenta un messaggio forte, perché la difesa della vita, come diceva Madre Teresa, va difesa in tutti gli angoli della terra».
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