lunedì 24 agosto 2015
​Betania, nota anche come Al-Maghtas, diventa il quinto sito Unesco della Giordania dopo Omayyade di Amra, Um Ar-Rasas, il Wadi Rum e la città perduta di Petra
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Betania «al di là del Giordano», il luogo dove fu battezzato Gesù, a meno di dieci chilometri dal Mar Morto, è stato iscritto nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Unesco. Il luogo che aprì la vita pubblica del predicatore di Nazaret è stato per secoli un giallo storico. I vangeli sono concordi nell’indicare il fiume Giordano ma si fermano a questa informazione generica: l’unico a precisarne il luogo è quello di Giovanni, che parla di una «Betania al di là del Giordano». L’altra Betania, patria di Lazzaro e delle sue sorelle Marta e Maria, si trova invece nei pressi di Gerusalemme, non vicino al fiume.
A partire dal 1996 una serie di scoperte archeologiche di grande importanza hanno permesso di assimilare quest’area al luogo biblico dove viveva Giovanni al tempo in cui si svolse il battesimo.
Si tratta di uno dei cinque luoghi del pellegrinaggio cristiano in Giordania, terra nella quale anche Abramo, Giacobbe, Mosé e le prime comunità cristiane vissero i momenti centrali della loro missione trovando rifugio e sicurezza.
Betania, nota anche come Al-Maghtas, diventa il quinto sito Unesco della Giordania dopo Omayyade di Amra, Um Ar-Rasas, il Wadi Rum e la città perduta di Petra.
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