martedì 6 ottobre 2015
​Si giocheranno dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Impossibile giocarli d'estate: lì, ci sono 50 gradi
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​I campionati del mondo di calcio del 2022 si giocheranno in inverno, dal 21 novembre al 18 dicembre. Perché non in estate, come sempre? Perché a organizzarli è il Qatar, nella penisola arabica, dove in estate si toccano i 50 gradi: impossibile giocare in un simile forno senza finire “cotti” in pochi minuti. E come faremo, in Europa, con i campionati nazionali e le coppe? Sarà un bel caos. Ma non è questo il peggio. Sull’assegnazione al Qatar dell’edizione 2022 della Coppa del mondo gravano pesanti sospetti: molti votanti sarebbero stati “comprati”, ossia convinti a suon di denaro. Ma non è tutto. Il Qatar è un paese piccolissimo di appena 2 milioni di abitanti, in larga maggioranza lavoratori stranieri provenienti da Nepal, India e Sudest asiatico. I qatarini sono appena 300mila, eppure stanno costruendo ben 9 stadi tutti nuovi. I lavoratori asiatici sgobbano per 10 ore al dì per meno di 200 dollari al mese. E gli incidenti sul lavoro stanno facendo strage. I morti sono già 1.400, ben 62 a partita. Ai Mondiali del Brasile erano stati 10 e del Sudafrica 2. E alle Olimpiadi? A Londra 1 e a Pechino 6. Ma è stata davvero una scelta saggia scegliere il Qatar? Per noi, no.
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