lunedì 21 settembre 2015
​Con un mortaio vecchio di duecento anni e le foglioline coltivate in fondo al mare è stato preparato un pesto sopraffino
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Non ha niente da invidiare a quello coltivato nella terra il basilico cresciuto in fondo al mare: lo confermano le prove in laboratorio - condotte dal Centro di sperimentazione e assistenza agricola di Albenga - ma anche i buongustai. A Noli, sulla costa del ponente ligure, è stato preparato il primo pesto - la salsa tipica genovese - con le foglioline cresciute nell'Orto di Nemo, che si trova in mare, tra i sei e i dodici metri di profondità

All'interno di biosfere trasparenti le varie colture - basilico, insalata, rapanelli, zucchine, prezzemolo, origano e timo - si sviluppano grazie a una temperatura quasi costante tra il giorno e la notte e all'evaporazione dell'acqua di mare che, condensandosi sulle pareti interne, crea le condizioni ideali per la crescita delle piante.

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