giovedì 13 agosto 2015
​In otto mesi abbiamo consumato quel che avrebbe dovuto bastarci per un anno. Per stare al passo con i nostri sperperi, sevirebbero quattro Italie
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In otto mesi abbiamo consumato le risorse che dovevano bastarci per l'intero anno. Siamo riusciti a macellare più animali di quanti ne nascano, a consumare frutta e verdura a ritmi superiori ai tempi di coltivazione, sono stati tagliati più alberi di quanti le foreste possano produrre e introdotta nell'atmosfera più anidrida carbonica di quanto possa sopportare. La capacità della natura non riesce a far fronte ai nostri consumi e, dal 13 agosto, stiamo erodendo le riserve per il futuro, che non spettano solo a noi ma anche alle gererazioni che verranno. I dati arrivano dal Global Footprint Network, un centro di studi internazionali che rileva l'andamento delle esigenze dell'umanità nei confronti delle risorse del pianeta. Avanti di questo passo, nel 2030 di pianeti ce ne serviranno due. E l'Italia fa anche peggio del resto del mondo: già il 5 aprile, in soli quattro mesi, avevamo consumato tutte le risorse: per stare al passo con i nostri sperperi, di Italie ce ne vorrebbero quattro.

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