martedì 10 novembre 2015
​Gli ospedali sono affollati di persone con problemi respiratori, i voli sono sospesi, le autostrade chiuse.
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​Il nordest della Cina da giorni e avvolto da una spessa coltre di smog che compromette la vita delle persone e manda in tilt i collegamenti: gli aerei non riescono a decollare a causa della scarsa visibilità, le autostrade sono chiuse. La visibilità e ridottissima e il consiglio che arriva dal governo è: uscite il meno possibile, evitate di usare le automobili per non aggravare la situazione. Il livello di inquinamento rilevato nella metropoli di Shenyang è il più alto che si sia mai registrato in Cina e nel mondo. Domenica scorsa il livello di particelle ritenute rischiose per la salute (indicate con la sigla P.M. 2,5) è stato di 1.400 microgrammi per metro cubo, cioè 56 volte più alto di quello ritenuto il massimo sopportabile  per l'organismo umano. Un valore fissato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in 25 microgrammi per metro cubo. E, in effetti, secondo la stampa e le televisioni locali gli ospedali si sono riempiti di pazienti con difficoltà respiratorie e molte farmacie hanno esaurito le scorte di mascherine protettive.Non solo il nordest della Cina è una zona di fabbriche, in gran parte alimentate a carbone, e di miniere ma, a peggiorare le cose, la settimana scorsa sono stati accessi gli impianti di riscaldamento, anch’essi in gran parte funzionanti a carbone. Metteteci che in questi giorni l'umidità, è in media dell' 80% in media, e avrete un quadro preciso: tremendo.
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