giovedì 15 ottobre 2015
​Fine del match per manifesta superiorità di una delle squadre. Ma il regolamento non lo prevede
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​Troppo forte, inutile andare avanti… Chi non l’ha pensato, quando una squadra o un concorrente sta surclassando l’avversario? Se la differenza è eccessiva, non è divertente né giocare né assistere. Deve averla pensata così l’arbitro della partita tra Ponte Ronca e Persiceto 85, Campionato di calcio Giovanissimi provinciali di Bologna. Sul punteggio di 31-0 (non vi diciamo per chi, per non umiliare chi era a zero), ha fischiato la fine. Per noi una decisione saggia. Il guaio è che nel calcio non è previsto. In altri sport sì: nel baseball l’arbitro può decretare la fine della partita per “manifesta superiorità” di una squadra sull’altra. Anche in una ripresa di lotta, quando un lottatore è molto avanti nel punteggio e non potrebbe essere rimontato. Nel pugilato, sport che ci piace poco, anzi per niente, l’arbitro decreta il “Ko tecnico” quando un pugile è in completa balia dell’avversario, e rischia pure la vita perché prende pugni senza sapersi difendere. Ma nel calcio no, si deve giocare fino in fondo. Così il giudice sportivo ha deciso che Ponte Ronca e Persiceto dovranno rigiocare la partita. Altra grandinata di gol?
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