sabato 3 ottobre 2015
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È davvero esistita Alice Liddell, l’ispiratrice del romanzo pubblicato con lo pseudonimo di Lewis Carroll nel 1865 dal reverendo Charles Dodgson, matematico e professore di Oxford, cittadina inglese sede di una prestigiosa università. E aveva dieci anni quel luglio 1862: Dodgson aveva portato a fare una gita in barca le tre figlie del suo Decano, George Liddell. Fu allora che per intrattenere le bambine improvvisò la storia di Alice, personaggio a cui aveva dato lo stesso nome della più intraprendente e curiosa delle tre sorelline. Un racconto avvincente perché il reverendo era un tipo piuttosto bizzarro a cui piacevano i giochi di parole e le storie un po’ pazze. Fu così che improvvisò le avventure di una bambina che trovandosi in un parco annoiata dal non far nulla, si metteva all’inseguimento di un coniglio bianco con un orologio nel panciotto e finiva per avventurasi in un luogo magico, unico al mondo, pieno di misteri, assurdità e persino pericoli. Le bambine si entusiasmarono al racconto ma fu Alice Liddell a chiedere che il reverendo lo mettesse per iscritto. In una sola notte l’uomo trascrisse quella storia, la illustrò e la rilegò lui stesso per regalarla a Natale alla piccola Alice. Il manoscritto, di soli quattro capitoli e pochi personaggi, si intitolava Le avventure di Alice nel Sotto Suolo. Più tardi Dodgson, ovvero Lewis Carroll, aggiunse altri capitoli e completò la storia che fu pubblicata nel 1865 - cento cinquanta anni fa - con i disegni di Sir John Tenniel, famoso all’epoca per le sue vignette satiriche e caricature.

 

Nelle immagini Alice Liddell quando era una bambina e, tanti anni più tardi, anziani signora

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