giovedì 10 gennaio 2019
“Dio ti ripaghi di tutto il bene che fai alla Chiesa” scrive Papa Francesco in un messaggio personale di auguri all’iniziatore del Cammino Neocatecumenale
Gli auguri del Papa per gli 80 anni di Kiko Argüello
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“Caro fratello, non voglio che passi questo giorno senza che ti invii alcune righe di vicinanza e di fraterna azione di grazie per i tuoi 80 anni. Grazie a Dio che ti ha eletto e grazie a te per la tua fedeltà. Che il Signore ti ripaghi di tutto il bene che fai alla Chiesa. Ti sono vicino, prego e ti accompagno. Buon compleanno. Spero che quelli del Cammino ti facciano una torta con 80 candeline. E per favore non ti dimenticare di pregare per me. Che Gesù ti benedica e la Vergine santa ti protegga. Tuo fratello, che ti vuole bene e ti ammira, Francesco”. Questo il messaggio personale che papa Francesco ha voluto far pervenire a Kiko Argüello, iniziatore del Cammino Neocatecumenale, che ieri a Madrid ha compiuto 80 anni.

IL GRAZIE DI KIKO A PAPA FRANCESCO
Kiko, il quale ha accolto questo gesto del Pontefice “con grande entusiasmo”, già ieri aveva ringraziato il Papa per le parole che gli aveva rivolto martedì mattina al termine della Messa a Casa Santa Marta quando lo aveva ringraziato per “lo zelo apostolico con cui opera nella Chiesa”. In una nota Kiko, insieme a padre Mario Pezzi e Maria Ascensión Romero, con lui responsabili internazionali del Cammino, aveva voluto esprimere gratitudine al Papa e rinnovare “il suo affetto e la sua vicinanza, assicurandogli preghiere per il suo ministero petrino”.

L’INCONTRO A TOR VERGATA PER I 50 ANNI DEL CAMMINO NEOCATECUMENALE

L’ultimo incontro di papa Francesco con Kiko Argüello è stato il 5 maggio scorso quando il Cammino Neocatecumenale ha celebrato, nella spianata di Tor Vergata, 50 anni dalla nascita delle prime comunità a Roma. In quell’occasione il Papa parlando della forza dell’annuncio del Vangelo nel Cammino Neocatecumenale, nel suo discorso aveva detto che “Non contano gli argomenti che convincono, ma la vita che attrae; non la capacità di imporsi, ma il coraggio di servire. E voi avete nel vostro “Dna” questa vocazione ad annunciare vivendo in famiglia, sull'esempio della santa Famiglia: in umiltà, semplicità e lode. Portate quest’atmosfera familiare in tanti luoghi desolati e privi di affetto”.

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