LA LÜNA E ’L SUL
E ün,
al prim ch’al è gnü an cust mund
al è nos car Signor.
E düi,
la lüna e ’l sul,
al prim ch’al è gnü an cust mund
al è nos car Signor.
E trè,
i trè Re Magi,
la lüna e ’l sul,
al prim ch’al è gnü an cust mund
al è nos car Signor.
E quat,
i quattro evangelisti…
E sinch,
le cinque piaghe…
E ses, i ses gaj ch’a cantu ’n Galilea…
E sèt,
i sèt Sacramenti…
E ot, j’ot Beati…
E nov, nov Cori angelici … E des, des Comandamenti …

E uno,il primo che è venuto al mondo è stato il nostro caro Signore. E due, la luna e il sol, il primo che è venuto al mondo è stato il nostro caro Signore. E tre, i Re Magi la luna e il sol, il primo che è venuto al mondo è stato il nostro caro Signore. E quattro, i quattro Evangelisti.... E cinque, le cinque piaghe... E sei, sei galli che cantano in Galilea... E sette,i sette Sacramenti... E otto, gli otto Beati... E nove, nove Cori Angelici... E dieci, Dieci Comandamenti...

Questo tipico canto numerativo-accumulativo dedicato alle “parole della verità”, che trae le sue origini dall’antica versione in lingua latina “Dic mihi quid est unus? Unus est Deus qui regnat in coeli” rappresenta un esempio di sincera testimonianza di fede, semplice e forte, tipico delle popolazioni contadine piemontesi. La versione qui pubblicata è stata raccolta da Amerigo Vigliermo a Villate nel 1972, una frazione del Comune di Mercenasco in provincia di Torino, dalla voce di Caterina Rassa. Matematico per mestiere e etnomusicologo per vocazione, Vigliermo ne ha curato una bella versione per il Coro Bajolese, un originale gruppo di cantori popolari non professionisti che da anni coniuga la sensibilità per la raccolta e la conservazione della storia e delle tradizioni del Canavese con il gusto di una riproposta che utilizza i modi tipici della polivocalità alpina. Una registrazione de La lüna e ’l sul è presente nell’antologia discografica Natività e Nascita nei Canti Popolari Piemontesi, eseguiti dal Coro Bajolese, realizzato in occasione della mostra Natività e Nascita svoltasi a Biella, nel Chiostro di San Sebastiano, nel dicembre del 2003.