Un obbligo che fa bene
sabato 20 novembre 2021

L’Austria annuncia la decisione d’imporre, da febbraio 2022, l’obbligo del vaccino anti- Covid. È il primo Paese europeo a farlo. La reazione di un total-vaccinato come me è: finalmente! Quelli che han fatto tutte le vaccinazioni, e cioè la prima, la seconda e la terza dose, di più non possono fare, e non è giusto che ogni sera sentano dalla tv che i contagi aumentano. Se i contagi aumentano, tutti, anche i vaccinati, corrono più rischi. Il che vuol dire, cioè conferma, che i non-vaccinati incarnano un pericolo generale non solo per sé, ma anche per gli altri.

E questo non è giusto. Dentro di me penso che la vaccinazione è razionale e scientifica, cioè segue i dettami della ragione e della scienza, e non dovrebb’essere permesso a una parte della società di andare contro la scienza. Non dovrebb’essere permesso ai nostri fratelli di farci del male e farsi del male. Il loro ultimo slogan, brutale, è: 'Meglio intubati che vaccinati'. Che slogan demenziale! È assurdo, antisociale e immorale, e se questo non basta a impedirlo, allora diciamo che è masochista e autolesionista, e cerchiamo d’impedirlo non per noi, ma per loro. Il bene di tutti è il vostro bene, dovete volerlo, non vi permettiamo di volere il vostro male.

Certo era più facile allontanarli dal virus quando, dopo esserci caduti dentro volontariamente, loro stessi volevano scappar via. Era il caso dei no-vax pentiti dopo essersi ammalati. Adesso, poiché ci sono casi di no-vax che si sono ammalati ma dichiarano che è meglio esser malati che vaccinati, adesso l’opera di convincimento e di persuasione non è più possibile, ma resta il fatto che se il traguardo cui puntavamo prima, la salvezza di tutti, era irrinunciabile, quel traguardo si deve raggiungerlo.

Imporlo. L’obbligo della vaccinazione non ha alternativa. L’obbligo della vaccinazione l’abbiamo già conosciuto e praticato, nella nostra storia recente, ed è stato un bene. Chi doveva per legge vaccinarsi, e far vaccinare i figli, non comprendeva bene perché. E se avesse potuto astenersi da una pratica che gli sembrava inutile o dannosa, l’avrebbe fatto. Ma non aveva scelta.

Per fortuna. Doveva seguire la legge, gli era imposto dai carabinieri. E questo è stato un bene per tutti. Chi scrive queste righe è nato in campagna, figlio di contadini, e ricorda bene quando arrivarono i carabinieri in motocicletta a portare ai suoi genitori la cartolina-precetto per far vaccinare i figli contro il vaiolo. La vaccinazione anti-vaiolo è sopportabilmente dolorosa, comunque dall’aula scolastica dove i bambini la ricevevano si levava un vortice di strilli che pareva un mattatoio. Sono passato per quel vortice. Nel braccio sinistro restano ancora i segni della vaccinazione, due patacconi in rilievo, ma il vaiolo è scomparso dalla società. Il virus è morto.

Che cosa l’ha ucciso? L’obbligatorietà della vaccinazione. Ora io, e tanti come me, abbiamo fatto la vaccinazione anti-covid, la prima dose, la seconda, la terza, ma ogni giorno, anche ieri, leggiamo che i contagi non calano ma aumentano. Che cosa può spegnerli? L’obbligatorietà della vaccinazione. Non si devono vaccinare solo alcuni, ma tutti. Naturalmente, se la vaccinazione diventa obbligatoria, la scelta di non-vaccinarsi diventa un reato, e come tale punibile.

Non ha senso continuare a distinguere in quali posti i nonvaccinati possono continuare ad andare, ristoranti, palestre, musei e così via: basta, così i contagi aumentano, e se vogliamo che il virus non giri dobbiamo far sì che nessuno lo porti in giro. Quindi, per me fa bene l’Austria: vaccinazione obbligatoria. È una dittatura? Sì, ma la dittatura del bene.

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