E poi il calcio non è lo specchio di un Paese? Per l’incarico di nuovo ct della Nazionale ci sono più candidati che per le elezioni comunali di Roma, Milano e Napoli messe insieme. Per il premier Matteo Renzi, infatti, il candidato ideale a condottiero azzurro sarebbe Vincenzo Montella da Pomigliano d’Arco, ma con trascorsi recenti alla guida della Fiorentina. L’Aeroplanino viola – quest’anno doriano – però ha un difetto per questo Paese, con i suoi 41 anni è troppo giovane per ricoprire il ruolo del selezionatore. Meglio, allora, Giampiero Ventura, classe di ferro 1948, il secondo più anziano della Serie A dopo il saggio Edy Reja che stranamente non è entrato nei ballottaggi. Il nuovo direttore tecnico di Coverciano, Marcello Lippi – coscritto di Ventura – sta infatti convincendo il 72enne presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio che questo non sarà mai un Paese per giovani e che un quarantenne al massimo può fare il vice-ct, del Giampierone nazionale. E per questo c’è già pronto il fido scudiero lippiano Fabio Cannavaro, napoletano verace di Fuorigrotta. Soluzione che al Premier piacerebbe meno, trattandosi di asse sbilanciato, troppo juventino. Si ipotizzano perciò alternative extraparlamentari, tipo Roberto Mancini. Il “Mancio” è un uomo fashion, sciarpato anche a ferragosto, quindi buono per tutte le stagioni e tutti gli schieramenti e con un profilo più internazionale di Ventura che ha quella faccia un po’ così, di uno che è nato sul serio a Genova. E poi per l’elezione di Mancini a ct si rimetterebbe in moto la macchina degli sponsor che garantirebbe lo stesso stipendio milionario che ha fatto del dimissionario Antonio Conte uno dei ct più pagati del continente. Alla faccia del risparmio e dei tagli alla politica calcistica, si profilerebbe un altro ct nababbo sullo stile dello zar Fabio Capello che interpellato anche lui, alla voce “compenso federale”, dopo i munifici contratti stipulati con la Russia di Putin, pare abbia prontamente declinato l’offerta. Con Ventura si andrebbe sull’usato (e il risparmio) sicuro. E lo stesso discorso varrebbe per il buon Gianni De Biasi che in Albania, dopo aver traghettato per la prima volta nella storia la selezione delle Aquile agli Europei di Francia 2016, è considerato alla pari dell’eroe nazionale Scanderbeg. Ecco appunto, Francia 2016: mentre siamo in piena campagna elettorale per l’elezione del nuovo ct della Nazionale, tra due settimane ci sarebbe da disputare un Europeo, ma forse in Parlamento e in Federazione così presi dai comizi non sono stati ancora avvertiti.