Caro direttore,
dopo l’ennesimo orrore che ci ha scossi pochi giorni fa - «Sara bruciata viva, nessuno si ferma» - mi chiedo come farà il nuovo sindaco di Roma a ridare credibilità a tanta indifferenza, a tanta omertà, a tanto disprezzo, a tanto svilimento, a tanta inumanità. «Nel campo un feral morbo» (Omero, Iliade). Forse prima delle buche prima delle mancanze gestionali, persino prima delle ruberie e prima di ogni cura amministrativa, bisogna curare l’uomo... Auguri, signor sindaco, chiunque lei sia!
Giuseppe Marcuzzi - Aiello del Friuli
È come lei dice, caro signor Marcuzzi. E condivido totalmente l’augurio. Solo, la prego, non faccia di tutta l’erba un fascio: sa quanto bene e quanti gesti di consolante umanità si ripetono ogni giorno a Roma? Quella è la vera Roma e merita di specchiarsi in un sindaco e in un’amministrazione degni di una città tre volte Capitale: della cristianità, dell’arte e del grande Paese di cui siamo cittadini.