Gentile direttore,
il lungo "spot" a difesa del preservativo fatto da Fiorello lunedì sera 5 dicembre non tiene conto di molti fattori che non si possono tacere. L’uso del preservativo può portare le persone a pensare di poter avere un’attività sessuale meno controllata. Questo è particolarmente rilevante in Africa, dove gli studi mostrano che quando un numero significativo di persone intraprende rapporti sessuali multipli le probabilità di infezione sono molto più alte rispetto a quelle di comunità in cui le persone riducono le relazioni sessuali multiple. Ridurre i rapporti sessuali multipli è essenziale per ridurre i tassi di infezione di Hiv. Ed è questa la vera prevenzione.
L’esempio migliore a conferma di questo viene dall’Uganda dove i tassi di infezione da Hiv sono diminuiti dal 15% del 1991 al 5% del 2001. Ciò che ha prodotto questa forte riduzione è stato il grande cambiamento nei comportamenti sessuali. Sebbene il dibattito su come arginare l’Hiv assuma spesso un linguaggio scientifico, la questione centrale è piuttosto il contrasto fra due diversi approcci filosofici e morali alla sessualità umana. L’uso della sessualità di cui parlava Fiorello non previene l’Aids.
Gabriele Soliani, Reggio Emilia
Caro direttore,
peccato, Fiorello ha perso un’occasione d’oro per dare ai nostri giovani, servendosi del suo talento e della sua simpatia, maggior senso alla loro sessualità che, purtroppo, vivono spesso in modo disordinato e selvaggio. Questa è la vera causa dell’Aids. Si è limitato a fare l’esaltazione del profilattico, ma sappiamo tutti molto bene che il problema non si risolve con un profilattico. Tutto questo, purtroppo, fa cultura e a me come donna, madre e cittadina ha lasciato un forte amaro in bocca. Gli italiani che amano Fiorello meritano di più. Che ci pensi oggi sul suo divano in pantaloni corti e la maglietta sporca di sugo.
Rosa Morichetti
Caro direttore,ho visto uno spezzone del tanto acclamato spettacolo di Fiorello (a proposito, posso dire che non mi piace, che lo trovo banale, volgare e sguaiato come il suo collega Bonolis?), nel quale lo showman decantava le doti miracolose del condom nel campo della prevenzione dell’Aids, arrivando ad affermare che con quel coso «non si prende l’Aids», cosa evidentemente non vera in termini assoluti. E se invece avesse dedicato almeno un minuto a parlare della convenienza di una vita regolare?
Luigi Murtas, Cagliari
Le vostre lettere, gentili amici, confermano che Fiorello è bravo, simpatico e persino travolgente come uomo di spettacolo. Ma non è infallibile e neanche benissimo informato.
Sappiamo che non è l’unico in questa condizione, ma forse è disposto – a differenza di altri – a informarsi davvero sulla piaga dell’Aids e sui modi più 'sicuri' per affrontarla, ridurla e tentare di sanarla.
Io ci spero. I «pischelli», come dice lui, si «salvano» senza smerciare illusioni (anche in lattice) e spiegando loro che cosa vuol dire "amare" una persona.