La maratona delle primarie americane è arrivata allo sprint finale. Ieri si è votato in Indiana, Stato agrario che detiene il triste primato della più bassa aspettativa di vita di tutti gli States (74,2 anni per gli uomini, come in Egitto). I favoriti sono i due capofila repubblicano e democratico, Donald Trump e Hillary Clinton, che sperano di chiudere i giochi per la nomination alla Casa Bianca. Il traguardo è più alla portata del miliardario newyorchese che dell’ex first lady. Il tycoon potrebbe infliggere proprio nello Stato della 'cintura del mais' il colpo decisivo al suo rivale più competitivo, il senatore del Texas Ted Cruz. Trump può infatti raggiungere il numero di 1237 delegati necessari per la nomination prima dell’ultimo voto, in California, del 7 giugno dove peraltro le proiezioni lo vedono in vantaggio del 34%. La speranza di Cruz (e di molti leader del Gop) di arrivare a una convention 'contestata' è dunque sfumata. Sul fronte democratico in Indiana ci sono in palio 92 delegati, attribuiti in modo proporzionale. Clinton ne otterrà almeno metà, distanziando ulteriormente Bernie Sanders. L’ex segretario di Stato è ormai concentrata sul duello con Trump che ieri, per la prima volta, l’ha sorpassata in un sondaggio nazionale 41 a 39%.