venerdì 26 febbraio 2016
Usa, dietro il mirino a 14 anni
COMMENTA E CONDIVIDI
Il 2 dicembre 2015 gli occhi degli americani erano puntati sulle immagini della strage di San Bernardino in California. Il 5 gennaio scorso quelli del presidente Obama si riempivano di lacrime mentre denunciava la strage silenziosa dei bambini uccisi dalle armi da fuoco ogni anno nel Paese. L’altro ieri l’Iowa – Stato a guida repubblicana – ha proposto una legge per armarli, i minori.  Un disegno di legge, all’esame del Parlamento locale, che punta a concedere l’utilizzo di pistole e fucili anche a chi ha meno di 14 anni. La Camera ha già detto sì. Manca l’Ok del Senato, dove i democratici hanno promesso battaglia. Ma il solo fatto che quella norma sia potuta arrivare fino a lì denuncia l’assurda caparbietà con cui tanti americani continuano a “guardare” senza riuscire a “vedere”. I dati sono chiari. Due database on line – cui fanno riferimento i principali quotidiani Usa, Washington Post e New York Times in primis – aggiornano con regolarità la contabilità del massacro. Il primo, www.shootingtracker.com, mette in fila dentro liste impressionanti la sequenza delle stragi di massa (quella di San Bernardino è stata solo la 355esima del 2015). L’altro, www.gunviolenencearchive.org, tiene il conto degli “incidenti” legati alla diffusione delle armi (53mila nel 2015). Secondo il Centers for desease control and prevention, tra il 2004 e il il 2013 le morti causate su suolo americano dalle armi da fuoco sono state 316.545, quelle dovute al terrorismo 36. Il mese scorso Obama, ricordando tutto questo, e le «30mila vite spezzate ogni anno» dalle armi in Usa, ha promesso misure severe per il controllo di vendita e detenzione. È determinato a lasciare un segno, il presidente. Anche a costo di scavalcare il Congresso a forza di decreti. La National Rifle Association (Nra), la più grande associazione che rappresenta gli interessi dei produttori di armi, ha definito la sua mossa «un abuso». E mentre le lobby continuano a incartare preziosi voti nel denaro, sistemandoci sopra il fiocco del Secondo Emendamento – quello che garantisce il diritto costituzionale di possedere armi – migliaia di ragazzini finiscono nel mirino. O dietro il mirino, come si vorrebbe in Iowa. Bambini armati. E perché no, allora, ronde, milizie di bambini? Certo, «sotto la supervisione dei genitori», hanno precisato i legislatori repubblicani. Forse farebbero meglio a «supervisionare» altro, questi genitori. A cominciare dall’educazione loro e dei piccoli, che dovrebbe procedere sulla strada della convivenza pacifica. In direzione esattamente contraria a quella indicata da armi e violenza.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: