Caro direttore,
la vicenda della bambina con sindrome di Down che sette coppie tradizionali non hanno voluto adottare e che è stata adottata a Napoli da un single ha aperto un grande dibattito politico sul tema dell’adozione. Dibattito civile e legittimo, sia chiaro. Mi piacerebbe tuttavia che si potesse discutere anche dei bambini con trisomia 21, senza superficialità e senza i toni di chi dice “mongoloide” o “handicappato”. Da zio e padrino di battesimo di una bambina con sindrome di Down vi dico che per la famiglia di mia sorella, Maria è una ricchezza e un dono. E lo è anche per i suoi cugini, naturalmente. All’inizio prevalevano sentimenti quali la diffidenza, l’incertezza, la paura. Adesso la gioia, l’amore, la condivisione. Non è un paradiso, non è una favoletta: le difficoltà non mancano e sono tante. Ma vincere i pregiudizi è una delle esperienze più belle che la vita può regalarti. Parola di zio.