Caro Papa, ho 9 anni, ti voglio fare tanti auguri per il tuo compleanno e dirti che quando ti vedo abbracciare gli ammalati mi emoziono. Tanti tanti auguri.
(
Simone)
Grazie di esserci, Francesco. Grazie per il tuo coraggio, la tua profezia, la tua semplicità. Grazie perché ci annunzi il Vangelo della libertà, della gioia, della tenerezza. Grazie perché ci inviti ad andare nelle periferie dell’esistenza. Grazie perché hai il coraggio di denunciare la finanza speculativa, il commercio di armi. Grazie perché ci inviti a rompere le bolle di sapone che ci impediscono la relazione con gli altri. Grazie perché denunci l’indifferenza e ci richiami alla solidarietà. Continua a stare con noi. In mezzo a noi e davanti a noi. Ne abbiamo bisogno. Auguri.
(
Eugenio Melandri)
Padre Santo, le invio un cuore grandissimo d’auguri per il suo compleanno e sono felicemente emozionata del fatto che lei sia nato insieme a mio figlio Andrea e questo giorno diventa per noi una doppia gioia immensa.
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Giovanna Moioli)Padre Santo, sto per lasciare questa terra, causa l’ennesimo cancro. Sono dispiaciuta solo perché, dopo 28 anni non riesco a trovare la forza di confessarmi. Vorrei che la sua benedizione compisse questo miracolo, mi facesse trovare un sacerdote “santo”... Grazie, Santità.
(
Franca)
Tantissimi auguri di buon compleanno, Santità, e una richiesta: chiedo una preghiera per una ragazzina di 1° media operata tre giorni fa al cuore che per ora non si riprende. È la sorella di Martina, una coetanea di mia figlia Giovanna. Grazie e tanti cari auguri
(
Roberta)Mi sento proprio come Simone davanti a Papa Francesco che abbraccia gli ammalati: emozionato. Sono emozionato e commosso anch’io dai messaggi semplici e belli, imprevedibili e diretti, pensati e scritti davvero col cuore, animati da tutti i colori della speranza, della sofferenza e della gratitudine, che in queste ore continuano ad arrivare in redazione e che pubblichiamo sul nostro sito www.avvenire.it. Alcuni, cari amici lettori, li trovate anche qui accanto e qui sotto. Tutti, però, raccontano con la stessa forza di un affetto e di una fiducia per Papa Francesco che in questo tempo italiano triste e duro splendono e riscaldano come non mai.
Siamo grati al Papa «venuto quasi dalla fine del mondo» anche di questo, non solo di guidarci nel cammino verso il Regno, ma di aiutarci strada facendo a capire l’essenziale del cristianesimo, della vita e della missione della Chiesa, della giustizia per tutti gli uomini e tutte le donne del mondo. Lo ringraziamo di metterci in condizione di tirar fuori, in dialogo con lui, lati buoni e veri della nostra solare umanità di italiani e della fede comune in Gesù Cristo. Ancora auguri, Padre Santo, da tutta la grande famiglia di Avvenire.