Uno straordinario reportage fotografico di uno dei maestri dell'obiettivo, "capace di immortalare in 12 scatti" una “vera umanità” di uomini e donne della Polizia di Stato "che pongono la loro vita al servizio della collettività". Così il prefetto Franco Gabrielli, capo della Polizia e direttore del Dipartimento di Pubblica sicurezza, racconta il calendario edizione 2017, realizzato dal grande fotografo Gianni Berengo Gardin.
L'autore
Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, Gianni Berengo Gardin è autore di indimenticabili foto “in bianco e nero” realizzate con macchine fotografiche a pellicola. Ha scattato immagini d’indagine sociale, di architettura e di paesaggi, cercando l’autenticità senza avvalersi delle tecnologie digitali. Con l'espressione “vera fotografia”, apposta dietro le foto sviluppate con l’assenza di manipolazioni, Berengo Gardin regala opere uniche e di eccezionale suggestione. Nel suo lavoro, è rappresentato dall’Agenzia Contrasto. Il suo archivio è gestito dalla fondazione Forma per la Fotografia.
L'impegno con Unicef
Anche quest’anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato è in partnership con Unicef. Il ricavato della vendita verrà devoluto al Comitato italiano per l’Unicef Onlus per sostenere il progetto “Libano – Youth and Innovation” finalizzato a promuovere in quel Paese l’integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio. Il progetto coinvolge giovani libanesi vulnerabili, rifugiati siriani e palestinesi, di età compresa tra i 12 e i 24 anni e si basa sul principio “For Youth by Youth” ovvero la formazione tra pari come metodologia più efficace per il trasferimento delle conoscenze, delle competenze e per l’individuazione di soluzioni a problematiche locali. Dal 2001 sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell'infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana. Solo nel 2016 sono stati raccolti più di 156.000 euro che sono stati devoluti al Sud Sudan per la protezione dei bambini vittime dell’emergenza umanitaria.
(foto Gianni Berengo Gardin/Coourtesy Fondazione Forma per la Fotografia)