Nel cuore del Nord della Norvegia, c’è un’isola ricca di sorprese per chiunque ami la natura selvaggia che è tipica del Grande Nord. Senja, un’isola selvaggia nella stessa misura in cui è accogliente, è una sorta di perfetta sintesi delle Norvegia stessa. Soprannominata la “Norvegia in miniatura”, questa perla artica racchiude un’incredibile varietà di paesaggi: montagne frastagliate che si tuffano nel mare, spiagge bianche e fiordi e laghi avvolti da una quiete apparentemente intangibile, piccoli villaggi di pescatori e fitte foreste. Sull’isola di Senja regna un’atmosfera di pace che pervade ogni angolo, e, soprattutto, per gli amanti degli inverni artici è un ottimo luogo per assistere al grande spettacolo dell’aurora boreale.
Senja si trova a metà strada tra Tromsø e le isole Lofoten e Vesterålen, due regioni iper-popolari nel mondo del turismo invernale artico, ma proprio per questa sua posizione, oltre che per la mancanza di aeroporti che la servano comodamente come le due regioni adiacenti, questa grande isola è ancora lontana dal turismo di massa. Per questo, l’isola offre ancora oggi un rifugio perfetto per chi cerca l’autenticità, il silenzio e il contatto diretto con una natura che sembra uscita da un quadro.
Si può scoprire l’isola a partire da Finnsnes, la porta d’ingresso principale per chi arriva dalla terraferma. Da qui, un ponte sospeso conduce direttamente all’isola di Senja, che essenzialmente è percorsa da due strade: una lunga strada costiera strepitosamente panoramica, a una strada centrale che la taglia in due e dimezza i tempi di trasferimento dal Nord al Sud dell’isola. Procedendo lungo la via costiera, di gran lunga la più affascinante, si incontrano una serie di villaggi uno più bello dell’altro, che raccontano molto dell’antica vita in questa regione remote dell’artico norvegese. Il primo che si incontra è Husøy, un minuscolo villaggio di pescatori adagiato su un isolotto al largo della costa principale. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Le casette dai colori vivaci contrastano con le montagne aguzze che lo circondano, e l’aria è intrisa di un misto tra un piacevole profumo di mare e un decisamente meno piacevole profumo di pesce. Husøy è infatti il cuore pulsante della pesca su Senja, famoso per il baccalà e il merluzzo essiccato, che ancora oggi sono il pilastro dell’economia locale.
Proseguendo verso ovest, e risalendo i molteplici fiordi che compongono la frastagliata costa nord dell’isola, si arriva a Fjordgård, dove un sentiero conduce all’iconico punto panoramico di Segla, la montagna-simbolo dell’isola che si innalza come fosse una vela gigante di roccia, da cui si gode di una vista mozzafiato sull’oceano. Si raggiunge poi Mefjordvær uno dei porticcioli più suggestivi dell’isola, dove le montagne si specchiano nelle acque tranquille del fiordo, e sempre continuando lungo questa panoramica Strada Turistica Nazionale, si toccano Ersfjord, Skaland e Bøvær, fino ad arrivare a Gryllefjord, termine della strada costiera, che in estate è i punto di approdo di un popolare traghetto turistico che collega Senja ad Andense, capitale artica dell’osservazione delle balene, mentre in inverno diventa uno dei punti migliori al mondo per osservare l’aurora boreale grazie alla quasi totale assenza di inquinamento luminoso. A dire il vero, l’isola pullula di luoghi con queste caratteristiche, data la sua scarsissima urbanizzazione. Ersfjordstranda, una distesa di sabbia bianca che, nelle notti serene, diventa un palcoscenico naturale per l’aurora, ma la vera icona dell’isola è il promontorio di Tungeneset, anch’esso situato lungo la Strada Turistica Nazionale 862, un balcone naturale affacciato sull’oceano, incorniciato dalle cime dei monti Okshornan, noti anche come “le zanne del diavolo”. Qui una passerella in legno conduce i visitatori fino alla riva, dove le onde si infrangono contro le rocce. È uno di quei luoghi che sanno incarnare la potenza e la poesia della natura artica in qualunque condizione meteo. Se si è fortunati, e ci si trova lì quando l’aurora boreale accende il cielo sopra queste rocce, il paesaggio si trasforma in un dipinto vivente, il sogno di ogni fotografo.
Senja, nel suo complesso, è uno dei migliori luoghi al mondo per ammirare l’aurora boreale e per vivere sulla propria pelle quella Norvegia autentica che rischia un po’ di sparire sotto la spinta prepotente di un turismo assetato di luci artiche. La sua posizione geografica, l’assenza di inquinamento luminoso, e la sua relativa vicinanza a grandi poli di attrazione turistica che deviano da lei flussi eccessivi di “cacciatori di aurore”, creano il contesto ideale per chi ama il Nord, e vuole ancora ritagliarsi al suo interno uno spazio di connessione intima con questa natura primordiale. I suoi paesaggi variegati, che uniscono le forme dei fiordi del Sud alla durezza delle rocce del Nord, i suoi villaggi ancora incontaminati creano insieme una bellezza di quelle che ancora sono un privilegio per chi ha voglia di scavare sotto la superficie. Visitare Senja permette ancora oggi di immergersi in un mondo dove il tempo rallenta, dove ogni dettaglio invita alla contemplazione. Dove il Nord, ancora oggi, riesce ad essere pienamente sé stesso. E noi con lui.
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