L'Europa guarda con preoccupazione alla svolta nazionalista in Ungheria. Sotto osservazione la riforma costituzionale del premier Orban per verificare se ci sia «una democrazia o una dittatura». Il governo ungherese fa sapere di essere «aperto alle consultazionì con la Commissione. Ricordando che il nuovo governo si è pronunciato in difesa del matrimonio tra uomo e donna e contro l'aborto, sono numerosi i punti controversi; tra questi la legge che minaccia l'indipendenza della Banca centralem, le norme sulla libertà di stampa e di religione, l'indipendenza della giustizia, le competenze della Corte costituzionale e la legge elettorale. Dalla valutazione dipendono anche eventuali aiuti per 15-20 miliardi di euro per stabilizzare il fiorino. Anche Hillary Clinton ha richiamato Budapest al rispetto delle regole democratiche.