Dopo i due bandi “anti-musulmani” (per ora sospesi dalla magistratura), l'Amministrazione Trump vara un bando hi-tech. Da oggi, ai passeggeri a bordo dei voli in partenza per gli Usa da 8 Paesi a maggioranza musulmana sarà consentito di portare con sé in cabina solamente il telefono cellulare. Tutti gli altri dispositivi elettronici (tablet, pc portatili, videogiochi più grandi di un cellulare) dovranno essere imbarcati nella stiva. Sono queste le nuove disposizioni varate dall'Amministrazione Trump e in vigore dalle 3 del mattino (ora di Washington). Il provvedimento, ha spiegato il Dipartimento per la Sicurezza interna, non è dovuto a specifiche minacce di un imminente attentato, ma serve a colmare le falle di sicurezza negli aeroporti stranieri oggetto del bando.
Le compagnie aeree con voli diretti negli Usa hanno 96 ore per uniformarsi alle nuove regole, altrimenti i loro voli rischiano di essere banditi dagli Usa. Gli scali interessati sono quelli di Amman (Giordania), Il Cairo (Egitto), Istanbul (Turchia), Gedda e Riad (Arabia Saudita), Kuwait City (Kuwait), Casablanca (Marocco), Doha (Qatar), Dubai e Abu Dhabi (Emirati Arabi). In tutti i casi si tratta di “nuovi” Paesi rispetto ai famigerati bandi “anti-musulmani”, la cui lista comprende Siria, Libia, Iran, Somalia, Yemen e Sudan.
Le nuove norme riguardano solo le compagnie aeree straniere e non quelle statunitensi. Le autorità Usa non hanno specificato per quanto tempo il provvedimento rimarrà in vigore o se in futuro verranno aggiunti alla lista altri aeroporti. Dal bando sono esclusi, oltre agli smartphone, anche le apparecchiature mediche. Un esperto di sicurezza aerea ha ammonito sui rischi di far viaggiare in stiva le apparecchiature elettroniche, dall'aumento dei furti dei bagagli (come successo dopo che Londra decise temporaneamente una misura analoga nel 2006) alle batterie di certi laptop che possono incendiarsi. Anche la Gran Bretagna, peraltro, sembra orientata ad accodarsi alla decisione presa dall'Amministrazione Trump: secondo alcune fonti sarebbe decisa a varare un bando simile. Stessa misura sta valutando il Canada. "Stiamo valutando le informazioni che ci sono state fornite", ha detto a riguardo il ministro canadese dei Trasporti Marc Garneau, pur specificando che al momento "non ci sono ancora tempi precisi. Ma stiamo lavorando speditamente".