Ben 26.065 donne asiatiche sono state fermate e salvate dalla tratta di esseri umani nel 2021 da "Talitha Kum", Federazione di suore cattoliche che si impegna a combattere e sradicare la tratta di esseri umani. Lo riferisce l'agenzia Fides.
"La prevenzione era la priorità delle reti asiatiche. È stata promossa attraverso campagne di formazione e sensibilizzazione nelle scuole, nelle parrocchie e nelle comunità locali, rivolte in particolare alle donne, ai giovani, alle comunità religiose, tribali e ai lavoratori migranti" ha affermato alla Fides suor Abby Avelino, direttrice di Talitha Kum Asia. Secondo la religiosa, la questione della tratta di esseri umani in Asia è stata esacerbata dall'attuale situazione socioeconomica. Molti paesi dell'Asia affrontano gravi crisi economiche a causa dell'impatto della pandemia di Covid-19 e dei conflitti politici, come Myanmar, Sri Lanka e Pakistan.
"Crisi come queste aumentano il numero di persone che diventano vulnerabili alla tratta, in particolare donne, ragazze, giovani, migranti e rifugiati. Le forme predominanti della tratta di esseri umani, interna e internazionale, sono il lavoro forzato, il matrimonio forzato e lo sfruttamento sessuale" afferma la suora in un rapporto di Talitha Kum pervenuto a Fides.