giovedì 17 gennaio 2013
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​Si riuniscono oggi i ministri degli Esteri Ue per un consiglio straordinario sul Mali per discutere sul possibile invio di addestratori per la formazione delle forze maliane. Nessuna discussione in programma su una forza di interposizione, lasciando alla Nato le proprie responsabilità. Inoltre, a fine settimana, l’Ue potrebbe mandare una «squadra di ricognizione» per preparare l’arrivo degli addestratori.Attesa e prudenza fra i ventisette, mentre l’Italia è «pronta ad un supporto logistico dell’operazione» in Mali. Lo ha annunciato ieri il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intervenendo al Senato ad una audizione sulle missioni internazionali. Terzi ha spiegato di aver parlato del tema con il premier Monti e con il collega della Difesa, Giampaolo Di Paola. «Non c’è ancora nulla di deciso», è la parola d’ordine che rimbalza dagli stati maggiori impegnati a pianificare l’annunciato contributo logistico. C’è una rosa di basi italiane da esaminare per individuare quella più adatta alle necessità e si ipotizza pure la messa a disposizione di alcuni aerei cargo -almeno due- per il trasporto di materiali e truppe alla volta del Paese africano. Sostegno logistico sembra dover arrivare anche dalla Germania che dovrebbe mettere a disposizione due aerei da trasporto a supporto delle truppe multinazionali dell’Ecowas, la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale, perchè possano raggiungere la capitale del Mali, Bamako, e unirsi alle Forze Armate locali e alle unità speciali francesi impegnate nella controffensiva al nord, controllato dalle milizie jihadiste. Lo ha spiegato un comunicato del ministro della Difesa tedesco, Thomas de Maiziere. In una successiva conferenza stampa, ancora de Maiziere ha inoltre reso noto lo stanziamento di un milione di euro in aiuti umanitari destinati alla popolazione civile maliana. Berlino aveva subito escluso l’invio di forze da combattimento. Lunedì, durante le celebrazioni per il 50esimo anniversario del Trattato dell’Eliseo, il cancelliere Mewrkel parlerà direttamente con Hollande della crisi in Mali.Infine il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), Fatou Bensouda, ha annunciato di aver aperto un’inchiesta per crimini di guerra commessi nell’ultimo anno sul territorio del Mali. «Alcuni atti possono costituire crimini di guerra», ha detto Bensouda.
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