La residenza in stile coloniale, sul lago Inya di Yangon, della Nobel Aung San Suu Kyi - Ansa
I golpisti mettono all’asta la casa della Nobel Suu Kyi. Un tribunale militare del Myanmar ha decretato la vendita all'asta della villa dove l'ex leader e icona della democrazia Aung San Suu Kyi ha trascorso 15 anni agli arresti domiciliari. Il giudice ha anche fissato un'offerta iniziale a 315 miliardi di kyat (90 milioni di dollari). Suu Kyi, tornata in carcere da quando i militari hanno rovesciato il suo governo nel 2021, è stata coinvolta in una disputa legale decennale con suo fratello sulla proprietà della villa in riva al lago. La gara per l’acquisto si svolgera nella stessa casa il 20 marzo.
Aung San Suu Kyi, nel 2009 con diplomatici stranieri nella casa sul lago a Yangon - Ansa
"Se c'è un acquirente, la casa sarà venduta. Bisognerà vedere se ci sarà un acquirente oppure no", ha aggiunto una fonte, che ha voluto restare anonima perché non autorizzata a parlare con i media.La premio Nobel pewr la pace è stata detenuta nella decrepita residenza in stile coloniale sul lago Inya di Yangon fino al 2012, quando si è trasferita nella capitale Naypyitaw per partecipare alle sedute del Parlamento dopo il suo rilascio. Negli anni del confino, ha tenuto discorsi appassionati a folle di sostenitori oltre i cancelli di metallo della casa ed è stato il luogo di alcuni dei suoi incontri di più alto profilo, tra cui con l'ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e il segretario di Stato Hillary Clinton.
Il fratello maggiore della Nobel, il 78enne, Aung San Oo, ha fatto causa per la prima volta nel 2000 contro la sorella per una quota della proprietà, che è registrata sotto il nome della madre, Khin Kyi. La Corte ha stabilito che i fratelli devono condividere i proventi di qualsiasi vendita della casa. Suu Kyi rimane detenuta, anche se non si sa dove si trovi. Sul suo capo pende già una condanna a un totale di 26 anni di detenzione.