(Christopher Furlong/Getty Images)
Guarda le foto dell'isola di Buti che si prepara all'arrivo dei rifugiati
Sebbene un'isola remota nel sud-ovest della Scozia, raggiungibile soltanto con un'ora di viaggio in barca, possa sembrare un luogo improbabile per il reinsediamento di rifugiati siriani, a Bute sono già arrivati 15 famiglie scappate dalla Siria in guerra e la comunità locale sembra averle accolte con entusiasmo. Sulla copia del giornale locale, The Buteman, è apparso un annuncio posto dalle sei chiese di Bute, con un messaggio, in arabo e in inglese: "Le chiese cristiane sull'isola di Bute si uniscono nel dare il benvenuto ai nostri nuovi amici dalla Siria ".
E poi c'è la storia di una delle prima famiglie siriane, arrivate a Bute: Manvinder Kaur Virdi e suo marito, Baljit Singh Virdi, che gestiscono un piccolo negozio in Montague Street, a cinque minuti a piedi dal porto. Sul retro del negozio, i Virdis hanno creato una sezione alimentare mondiale, che hanno recentemente ampliato per includere gli ingredienti basilari della cucina siriana.
"Abbiamo acquistato nel pane arabo e caffè arabo, così come il carbone per narghilè", dice Singh Virdi. Ricca anche la sezione delle spezie siriane come il sommacco e zaatar, e pasta tahini, usati per fare hummus.
Altre famiglie siriane hanno già iniziato ad andare in negozio regolarmente, e sembrano apprezzare gli sforzi che lui e sua moglie hanno fatto. "Penso che si stiano sistemando molto bene qui a Bute, si stanno abituando. Ed è un bene anche per l'isola, per le imprese locali che potranno lavorare di più".
Sembra che Bute, un'isola scarsamente abitata, tra le 800 che compongono la Scozia, verrà ricordata d'ora in avanti, come ha scritto il direttore del giornale locale The Buteman "non per la mentalità gretta e chiusa, ma per il suo calore e la sua umanità, per la volontà di aiutare le persone che non hanno più nulla in qualunque modo possibile".