martedì 19 gennaio 2010
Non si fermano gli scontri tra cristiani e musulmani scoppiati domenica a Jos, la capitale dello Stato di Plateau. Secondo i gruppi per la difesa dei diritti umani le vittime delle violenze, provocate dalla decisione di costruire una moschea nel quartiere a maggioranza cristiana di Nassarawa Gwom, sono 464.
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Sono almeno 464 le vittime dei nuovi scontri tra cristiani e musulmani scoppiati domenica a Jos, nella Nigeria centrale. I corpi sono stati ammucchiati in una moschea e saranno tumulati con un funerale collettivo. Secondo fonti della sicurezza gli scontri fra cristiani e musulmani sarebbero stati provocati dalla decisione di costruire una moschea nel quartiere a maggioranza cristiana di Nassarawa Gwom. I feriti sono centinaia.Nella città, capitale dello Stato di Plateau, e nella vicina Buruku è stato imposto il coprifuoco permanente. Domenica era stato stabilito il coprifuoco notturno, poi esteso anche alle ore diurne. I violenti scontri sono stati scatenati dalla costruzione di una moschea nel quartiere a maggioranza cristiana di Nassarawa Gwom: 3mila abitanti sono stati trasferiti altrove per ragioni di sicurezza, ma non è bastato. A Jos, dove cristiani e musulmani vivono fianco a fianco, le violenze sembrano non avere fine: anche a novembre 2008 le vittime degli scontri religiosi furono centinaia. In Nigeria, dove convivono oltre 200 etnie, i cristiani sono presenti soprattutto negli Stati del sud e i musulmani in quelli del nord dove in alcuni casi vige la sharia, la legge coranica.
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