Una storia segnata da una serie infinita di colpi di Stato, nel cuore dell'Africa, a ridosso della Costa d'Avorio, il Burkina Faso - denominazione che
significa "patria dei veri uomini" - è precipitata nel terrore
con gli attacchi quaedisti nel centro di Ouagadougou.
Lo scorso 29 dicembre, si era insediato il nuovo presidente Roch Marc Christian Kaborè, il primo a essere eletto democraticamente. Il Paese sembrava uscire così da un incubo, archiviando un regime di transizione seguito alla caduta in un golpe militare, nell'ottobre del 2014, di Blaise Compaorè, al potere dal 1987 (a sua volta grazie ad un colpo di Stato).
Ex colonia francese, il Burkina Faso che all'epoca si
chiamava Alto Volta ottenne l'indipendenza nel 1960 e come per
altri stati africani è stato sempre segnato da una forte
instabilità politica. Il primo risale al 1966, cui seguirono
quello nel 1980 e nel 1983. Fu poi negli anni Ottanta che venne
arrestato Thomas Sankara (già primo ministro, il quale fece
appunto cambiare il nome in Burkina Faso nel 1984), conosciuto
per essere il primo presidente africano ad aver denunciato la
piaga dell'Aids.
Sankara venne fatto uccidere dal suo vice
Compaorè, sostenuto da Francia e Stati Uniti, il quale ha
retto poi il Paese dal 1987 fino al 2014, rieletto per quattro
mandati presidenziali, rendendosi protagonista di un formale
processo di democratizzazione che inaugurò nel Paese un
periodo di stabilità politica, aprendo anche agli investitori
esteri e adottando le misure di liberalizzazione richieste
dall'Fondo monetario internazionale.
A seguito di una sollevazione popolare, si è poi
insediata una giunta militare provvisoria, in vista di nuove
elezioni. Nel novembre 2014 arrivò l'annuncio del nuovo
presidente civile Michel Kafando ma a settembre scorso, un
nuovo colpo di Stato rovesciò la situazione: il generale
Gilbert Dienderè fece arrestare Kafando fino a quando non
vennero indette nuove elezioni presidenziali (che si sono
tenute il 29 novembre 2015).
Con un totale di oltre 17 milioni di abitanti, un Pil procapite
di 230 dollari l'anno (valori 2012) e un tasso di fecondità
del 5,8 il Burkina Faso conta 270mila chilometri quadrati ed
è un Paese fondato principalmente sull'agricoltura, in quanto
si produce anche per l'esportazione di cotone, zucchero e
arachidi. SI sta da poco sviluppando il turismo. Ma i numeri
parlano soprattutto di un Paese giovanissimo: la vita media è
di 43 anni, mentre la mortalità infantile è pari al 117,8 per
mille (in Italia è il 5,5 per mille). La popolazione tra 0 e
14 anni è al 51,2% per i maschi e al 48,2% per le femmine, e
il tasso di analfabetismo è dell'80,8%.