venerdì 18 agosto 2023
Sì del Parlamento alla consultazione, avversata dall'opposizione e voluta dal Pis, che contrasta le norme Ue: tra i quesiti il ricollocamento. Si terrà il 15 ottobre con le elezioni politiche
Varsavia vuole alzare un altro muro

Varsavia vuole alzare un altro muro - Reuters

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Per la prima volta nella storia della Polonia democratica le elezioni politiche del 15 ottobre prossimo saranno accompagnate da un referendum indetto dal partito al governo Diritto e giustizia (Pis) del leader Jaroslaw Kaczynski con le quattro domande che ricalcano i punti essenziali del programma elettorale del Pis. Lo scrivono i media locali nel commentare la decisione accolta ieri sera dal parlamento polacco che con i voti della maggioranza ha accolto tale decisione.

A favore del referendum si sono espressi 234 deputati, contrari 210, 7 astenuti. Le domande per gli elettori polacchi saranno quattro:1) Sei a favore della svendita del patrimonio statale ai soggetti esteri ovvero la perdita del controllo polacco sui settori strategici dell'economia del Paese? 2) Vuoi che sia alzata a 67 anni l'età della pensione per uomini e donne? 3) Vuoi che sia rimossa la barriera costruita alla frontiera fra la Repubblica polacca e la Bielorussia? 4) Sei a favore del meccanismo di rilocazione forzata imposto dalla burocrazia europea ovvero all'accoglienza di migliaia di immigrati illegali dal Medio Oriente e dall'Africa?

L'opposizione ha fortemente criticato l'idea del referendum e ha annunciato il boicottaggio dell'iniziativa. Le schede del referendum saranno distribuite nei seggi elettorali insieme a quelle per il voto per le elezioni politiche.

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