venerdì 17 gennaio 2014
Le vittime in tutto sono sette. Secondo l'agenzia libanese Nna, è stata centrata un'abitazione, nella quale c'erano i bambini tra i 2 e gli 11 anni, nella regione libanese di Arsaal.  
Razzi siriani sul Libano, morti 5 bimbi
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Il Libano è sempre più coinvolto nel conflitto civile siriano. Una pioggia di razzi provenienti da oltre confine si è abbattuta oggi su varie località della Valle della Bekaa, uccidendo otto persone, tra cui cinque bambini della stessa famiglia, nel villaggio di Aarsal.Si tratta del bilancio più sanguinoso in una sola giornata da quando razzi, mortai e bombardamenti aerei compiuti dai ribelli o dalle forze lealiste siriane hanno cominciato a colpire le località libanesi, in maggioranza schierate con l'una o l'altra parte. Aarsal, dove si registrano gli otto morti oltre a 15 feriti, è un villaggio a maggioranza sunnita a ridosso della frontiera, da cui passano aiuti e miliziani che vanno ad unirsi agli insorti, secondo le forze di sicurezza di Beirut e di Damasco. Per questo in passato questa località era stata presa di mira anche da bombardamenti del regime di Bashar al Assad effettuati con elicotteri.Secondo l'agenzia libanese Nna, i bambini uccisi, tra i 2 e gli 11 anni di età, appartenevano tutti alla stessa famiglia. Ma il capo della municipalità ha detto alla radio Voce del Libano che oltre alla loro sono state colpite altre tre case.Quando la notizia del bombardamento si è sparsa, gruppi di giovani hanno inscenato manifestazioni contro il regime di Assad in altre aree a maggioranza sunnita, tra cui la regione di Akkar e di Tripoli, nel nord, bloccando per breve tempo alcune arterie stradali.Ma secondo il comando dell'esercito i 20 razzi che nell'arco di poco più di un'ora si sono abbattuti sulla Bekaa hanno colpito anche località considerate bastioni del movimentosciita Hezbollah, le cui milizie combattono in Siria a fianco delle truppe governative di Assad. Tra queste, alcune intorno alla cittadina di Hermel, dove ieri tre persone erano rimaste uccise dall'esplosione di un'autobomba. L'attentato era stato rivendicato da un sedicente "Fronte Al Nusra in Libano", apparentemente una branca dell'organizzazione qaedista che in Siria si batte contro il regime.Il presidente libanese Michel Suleiman si è rivolto alle forze armate per chiedere loro di assumere le necessarie iniziative per difendere i villaggi di frontiera. "Proteggere leregioni e la popolazione libanesi contro ogni attacco è una priorità", ha affermato il presidente. Suleiman ha anche criticato implicitamente Hezbollah, sottolineando "il pericolo di essere coinvolti nella crisi siriana, mentre i libanesi devono pagare per questo un caro prezzo".
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