La popolazione libanese sta vivendo tra momenti di tensione e di profonda crisi economica - Reuters
Il Libano non sta solo attraversando una grave crisi politica, sociale e militare, ma recentemente è anche un Paese al buio per la crisi energetica. Una piccola luce per il buio del Paese dei cedri si accende a Forlì, che risponde compatta con le sue istituzioni civili, ecclesiali e militari e oltre venti associazioni del mondo economico e del volontariato. Questa piccola fiammella si chiama "Forlì per il Libano", il progetto del Comune romagnolo, su impulso del 66esimo Reggimento Trieste di fanteria aeromobile della città, impiegato quale task force operativa all'interno della Brigata multinazionale a guida italiana nel sud del Libano. Tutto è iniziato il 31 agosto scorso, quando il comandante colonnello Marco Licari, a capo del contingente da poco giunto nella terra dei cedri, inviò una richiesta di aiuto al sindaco Gian Luca Zattini (il 66esimo Reggimento è cittadino onorario del Comune) a favore dell'emergenza umanitaria per la gravissima situazione della popolazione. L'appello, subito raccolto dal sindaco e dall'assessore alla Pace e Diritti Umani, Rosaria Tassinari, è stato girato alle tantissime realtà del territorio che si sono fatte carico della tragica situazione.
Civili finiti negli scontri di giovedì a Beirut - Reuters
Spiega l'assessore Tassinari: "Il coordinamento logistico è stato affidato al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, che si è impegnato a raccogliere le numerosissime adesioni". Fra le realtà aderenti ci sono Avis, Banco alimentare, Caritas, Camera di Commercio, Concooperative, Legacooperative, Club Lions (sette), Rotary e Fondazione Carisp. Aggiunge Rosaria Tassinari: "E' partita subito una raccolta di generi di prima necessità, da consegnare al comandante del nostro Reggimento, fra cui farmaci, alimenti, latte in polvere, pannolini, cancelleria". Il primo volo per portare questi aiuti di prima necessità decollerà per il Libano il 21 novembre. Ne seguiranno altri a fine novembre, il 3 dicembre e a gennaio. Per venire incontro anche al recente black-out energetico in cui è piombato il Libano, il progetto sta puntando sulla raccolta di fondi, intestati al Comitato per la lotta contro la fame nel mondo, fondato dalla missionaria laica Annalena Tonelli, per fare ripartire almeno i servizi primari.
Conclude l'assessore Tassinari: " Siamo consapevoli che un popolo, oltre al sostegno materiale, necessita anche di incoraggiamento e solidarietà. Per questo motivo sono state coinvolte le scuole e le associazioni artistiche e musicali del territorio, che stanno preparando il Concerto di Natale per raccogliere fondi. Le risposte delle scuole sono entusiasmanti. E i ragazzi sono stati invitati anche ad instaurare rapporti epistolari di amicizia con i propri coetanei libanesi".