"La crescente consapevolezza" di un intervento sul cambiamento climatico "è ancora troppo debole, incapace di rispondere adeguatamente al forte senso di urgenza di mettere in campo rapide azioni richieste dai dati scientifici a nostra disposizione". È uno dei passaggi del messaggio inviato da Papa Francesco ai partecipanti alla Cop25 di Madrid.
Gli studi - scrive Francesco - mostrano che gli impegni attuali degli Stati per mitigare il cambiamento climatico sono lontani da quelli necessari a ottenere gli obiettivi stabiliti dall'accordo di Parigi" nella Cop21 del 2015. "Dimostrano quanto le parole sono lontane dalle azioni", prosegue Bergoglio. "Dobbiamo chiedere seriamente a noi stessi - sottolinea - se c'è una volontà politica per stanziare con onestà, responsabilità e coraggio più risorse umane, finanziarie e tecnologiche per mitigare gli effetti negativi del cambiamento climatico, così come aiutare le popolazioni più povere e vulnerabili". "Stiamo affrontando - scrive ancora il Papa - una 'sfida di civiltà' a favore del bene comune".
Bergoglio parla anche delle iniziative messe in campo dai giovani. "Non dobbiamo mettere sulle spalle delle nuove generazioni il carico dei problemi di quelle precedenti - conclude -. Dobbiamo dare loro la possibilità di ricordarci come la generazione che ha rinnovato e si è impegnata" per "preservare e coltivare la nostra casa comune".