Ansa
Continua lo stillicidio di sequestri di cui sono vittime sacerdoti nella Nigeria dove operano terroristi islamici. A soli 11 giorni dal rapimento di padre Emmanuel Silas nell'area del governo locale di Kauro, la diocesi di Kafanchan ha diffuso la notizia del sequestro di altri due preti nella stessa zona.
Don John Mark Cheitnum e don Donatus Cleopas - riferisce un comunicato - sono stati portati via nel pomeriggio del 15 luglio alle 17.45, mentre si stavano recando a una funzione nella parrocchia di Gure: erano appena giunti nella canonica della chiesa di Cristo Re, nell'area del governo locale di Lere nello Stato di Kaduna. Lo scrive Vatican News.
La diocesi: siamo difensori della vita e della pace
La diocesi di Kafanchan, tramite don Emmanuel Uchechukwu Okolo, esprime grande dolore e chiede a tutti i fedeli intense preghiere per una rapida e sicura liberazione. Nel contempo invita la popolazione tutta ad astenersi dal farsi giustizia da soli: "Useremo ogni mezzo legittimo - si legge nella nota - per assicurare un rilascio rapido e sicuro".
"Nostro dovere - scrivono è porre davanti all'altare di Dio la gratitudine, la cura, le preoccupazioni e le richieste dei fedeli. Siamo difensori della vita e della pace. Siamo stati chiamati e inviati a predicare la buona novella ai poveri, a liberare i prigionieri, a liberare gli oppressi, a sanare i cuori spezzati, a fasciare le ferite. Abbiamo soddisfatto questa chiamata e continueremo".
La situazione della sicurezza in Nigeria appare sempre più precaria dopo il clamoroso raid del 6 luglio scorso nella prigione di Kuje, alla periferia della capitale federale Abuja, che portò all'evasione di circa 440 detenuti. L'assalto è stato rivendicato dalla branca locale del Daesh (Islamic State in West Africa Province ISWAP). Su un totale di 879 detenuti fuggiti, riferisce il servizio carcerario, 443 risultano ancora evasi. Nel blitz quattro detenuti sono morti e altri 16 feriti.
Alcune ore prima dell'attacco alla prigione di Kuje, uomini armati avevano teso un'imboscata a un distaccamento degli agenti di sicurezza del presidente Muhammadu Buhari, che non era nel convoglio, vicino alla sua città natale nello Stato di Katsina.
Da gennaio 18 preti rapiti. "Rischiamo l'estinzione"
Secondo i dati raccolti da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), dall'inizio del 2022 in Nigeria sono almeno 18 i sacerdoti rapiti, cinque solo nella prima settimana di luglio. La maggior parte è stata rilasciata ma tre sono stati uccisi.
L'Associazione dei sacerdoti cattolici diocesani nigeriani (Ndcpa) ha diffuso un comunicato, rilanciato dal Sir, nel quale afferma che "è davvero triste che nel corso delle loro consuete attività pastorali, i sacerdoti stiano diventando una specie in via di estinzione". Secondo l'Associazione "sono stati fatti tentativi per chiedere aiuto al governo a vari livelli, ma come ha già osservato la Conferenza episcopale nigeriana, è chiaro alla nazione che il governo ha fallito nel suo dovere primario di tutelare la vita dei cittadini nigeriani"."Il nostro cammino ministeriale - afferma l'Associazione dei sacerdoti - consiste nell'annuncio della Parola di Dio e nella celebrazione dell'Eucaristia come memoria di Cristo e della sua missione sulla terra. Ciò implica che portiamo con noi i libri sacri e non le armi. Cristo non ci ha mai incoraggiato a prendere le armi contro nessuno o a compiere azioni di vendetta".