martedì 31 marzo 2015
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Generale a riposo, il 72enne Muhammadu Buhari ha già guidato la Nigeria, per due anni e con pugno di ferro, dopo il golpe militare del 1983. Sconfitto alle ultime tre elezioni, si è presentato alla testa del Congresso di tutti i progressisti (Apc) che riunisce tre partiti di opposizione. Nato nello Stato settentrionale a maggioranza musulmana di Katsina, Buhari fu coinvolto in un colpo di Stato nel 1975 e quello stesso anno diventò governatore dello Stato nord orientale di Borno. Quell'area è oggi una delle più colpite dalla violenza degli estremisti islamici di Boko Haram che l'ex generale promette di sconfiggere, rafforzando esercito e polizia. Nel suo curriculum può vantare un addestramento militare in Nigeria e all'estero: Gran Bretagna, India e Stati Uniti. Di etnia fulani, Buhari è un musulmano sunnita. Sposato due volte, è padre di dieci figli. Al voto del 2011 promise di instaurare la legge islamica nel nord musulmano e dopo la sconfitta elettorale suoi seguaci si macchiarono di violenze anticristiane, con un migliaio di morti e 700 chiese distrutte. Questa volta promette libertà religiosa, si presenta assieme ad un vicepresidente cristiano e si è impegnato assieme al presidente uscente Goodluck Jonathan a impedire ogni violenza post elettorale.
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