martedì 2 gennaio 2024
Sale a 14 il numero dei sacerdoti cattolici arrestati in Nicaragua dal 20 dicembre scorso. Anche il Papa all'Angelus del 1° gennaio ha espresso preoccupazione per la situazione.
Il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano

Il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano - Ansa

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È salito a 14 il numero dei sacerdoti cattolici arrestati dal 20 dicembre in Nicaragua: lo riferiscono gruppi di attivisti nicaraguensi in esilio, denunciando l'aumento della repressione di religiosi nel Paese centroamericano per la quale ieri all'Angelus ha espresso preoccupazione anche papa Francesco. L'ultimo arresto in ordine di tempo, il quattordicesimo in dieci giorni, ha riguardato Gustavo Sandino, parroco del Comune di Santa María de Pantasma, nel dipartimento settentrionale di Jinotega, prelevato all'improvviso dalla polizia il 31 dicembre 2023.

Padre Gustavo Sandino, parroco di Nostra Signora dei Dolori, è stato arrestato ieri, 31 dicembre, dopo la Messa domenicale celebrata a Santa María de Pastasma, nella Diocesi di Jinotega, in Nicaragua. Lo riferiscono fonti locali e lo ha confermato a 100% Noticias l’avvocatessa in esilio Martha Patricia Molina, secondo quanto riferisce Vatican News.

A Managua, invece (come riferito l'altro ieri), erano stati prelevati poche ore prima padre Fernando Téllez Báez, parroco di Nostra Signora delle Americhe, nelle prime ore di ieri, e padre Jader Hernández, parroco della Madre del Divino Pastore, nella serata del 30 dicembre. La nuova ondata di arresti ordinata dal governo di Daniel Ortega, e condannata pochi giorni fa anche dall'Onu, è iniziata il 20 dicembre con la carcerazione del vescovo di Siuna, Isidoro Mora, secondo un elenco stilato dall'avvocato specializzato in questioni ecclesiali, Martha Molina, attualmente in esilio negli Stati Uniti.

Ieri, il cardinale e arcivescovo di Managua, Leopoldo José Brenes Solórzano, durante la Messa in Cattedrale ha espresso la sua vicinanza “alle famiglie e alle comunità che in questo momento sentono la mancanza dei loro sacerdoti" invitando tutti a restare “fortemente” uniti nella preghiera. “L'unità ecclesiale” - ha detto - è “la nostra forza". “Con Maria, nostra madre, ai piedi della croce - ha concluso Brenes - il Signore ci consoli e ci mostri la sua misericordia".

Intanto, l’avvocatessa Molina ha detto in una conferenza stampa di avere avuto notizia che ieri in alcune chiese le Messe in programma non sono state celebrate e i fedeli sono stati invitati a tornare a casa. Non è dato sapere, per il momento, se i sacerdoti di queste parrocchie siano stati sequestrati.

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