l'arcivescovo Antonio Giuseppe Caiazzo - wikimedia
Dalla Basilicata alla Romagna: Antonio Giuseppe Caiazzo, 68 anni, dal 2016 arcivescovo di Matera-Irsina e dal 2023 vescovo di Tricarico, è stato nominato dal Papa nuovo pastore della diocesi di Cesena-Sarsina. Nomina comunicata contemporaneamente dalla Sala stampa vaticana e alle comunità delle diocesi coinvolte convocate alle 12. Prende il posto del vescovo Douglas Regattieri che ha compiuto 75 anni lo scorso 5 ottobre e ha guidato la diocesi romagnola dal 2010 a oggi.
Caiazzo è nato il 7 aprile 1956 a Isola Capo Rizzuto, nell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina. Ha conseguito il baccalaureato in teologia presso l’Istituto Teologico Calabro S. Pio X di Catanzaro ed il dottorato in Sacra Liturgia al Pontificio Istituto Liturgico Sant'Anselmo di Roma. È stato ordinato sacerdote il 10 ottobre 1981, incardinandosi nell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina.
È stato vicario parrocchiale di Santa Caterina da Siena in Roma (1981-1983); delegato episcopale per l’Evangelizzazione (1995-1996); vicario foraneo (1996-2000); direttore del Centro diocesano vocazioni (2005-2006); rettore del Seminario minore diocesano (2005-2008); direttore dell’Ufficio liturgico diocesano e di quello regionale (1996-2010); parroco di San Paolo Apostolo a Crotone; vicario episcopale per il clero e la vita consacrata.
Inoltre, è stato membro della Commissione diocesana di arte sacra, del Collegio dei consultori, del Consiglio presbiterale e docente di Sacra Liturgia all’Istituto Teologico Calabro San Pio X di Catanzaro e presso l’Istituto diocesano di Scienze Religiose di Crotone.
È stato nominato arcivescovo di Matera-Irsina il 12 febbraio 2016 e ha ricevuto la consacrazione episcopale il 2 aprile successivo. Dal 10 febbraio 2023 è stato amministratore apostolico di Tricarico e, dal 4 marzo dello stesso anno, vescovo della medesima Sede, unita in persona episcopi all’arcidiocesi di Matera-Irsina.
In seno alla Conferenza episcopale italiana è membro della Commissione episcopale per la liturgia e presidente del Comitato per i Congressi eucaristici nazionali; mentre, all’interno della Conferenza episcopale regionale è vescovo delegato per i problemi sociali e il lavoro, per la catechesi, per la liturgia e per la pastorale giovanile.