Le operazioni di salvataggio della donna turca che guadava il fiume tra Croazia e Slovenia - Foto polizia slovena, fotogramma di un video
È stato ritrovato il corpo senza vita della bambina di 10 anni travolta ieri dalla corrente del fiume Dragogna, al confine tra Slovenia e Croazia, che cercava di attraversare con la madre e i tre fratelli. Ne ha dato notizia la polizia croata, come riferito dall'agenzia Hina.
Il ritrovamento del corpo della bambina di nazionalità turca, ha riferito la polizia istriana, è avvenuto intorno alle 12.30 di oggi a circa 400 metri dal luogo della scomparsa. Le ricerche da parte di poliziotti sloveni e croati e di squadre di sommozzatori erano iniziate ieri immediatamente dopo che la piccola era stata strappata alle braccia della madre dalla corrente del fiume in piena.
La tragica scomparsa nel fiume di confine
Una madre e i suoi figli sfidano la piena del fiume Dragogna, al confine tra Croazia e Slovenia, nell'ultima tappa del loro disperato percorso migratorio dalla Turchia verso il cuore dell'Europa. I primi due, il maggiore di 18 anni e il più piccolo di 5, riescono ad attraversare il confine naturale tra i due Paesi. Un nipote di 13 anni aspetta ancora sul versante croato, quando la donna 47enne e la bambina di 10 anni vengono travolte dalla corrente troppo forte. Mentre la madre resta aggrappata come può al tronco di un albero nel letto del fiume, la bimba, che secondo le prime ricostruzioni era aggrappata alle sue spalle, viene trascinata via.
L'intervento dei primi soccorritori - un poliziotto croato e uno sloveno, insieme a un abitante del posto - intorno alle 20 di ieri riesce a mettere in salvo la donna, portata poi in ospedale in "cattive condizioni fisiche" con rischio di ipotermia e in stato di choc; ma della piccola, che secondo le autorità era disabile, non c'erano più tracce.
Le operazioni di ricerca, iniziate nella notte, sono proseguite stamani con la mobilitazione di una quarantina di membri delle forze di polizia locali e di squadre di sommozzatori croati e sloveni. Per pattugliare la zona, hanno spiegato le autorità locali, sono stati impiegati anche droni. A fine mattinata il tragico ritrovamento.
Migliaia di migranti sono bloccati da mesi lungo la rotta balcanica, raggiunta dal Mediterraneo orientale, e spesso rimangono accampati in tende di fortuna e case abbandonate, in una regione dove le condizioni meteo sono particolarmente rigide.
Ed è di ieri la notizia di un altro dramma di migranti, dall'altra parte del mondo: almeno 54 persone, per lo più cittadini del Guatemala, hanno perso la vita in un incidente stradale avvenuto ieri nello Stato messicano del Chiapas, mentre altri 105 sono rimasti feriti.