Il premier designato del nascente governo di accordo nazionale libico, Fayez al-Sarraj, è sfuggito a un attacco venerdì sera, quando il convoglio di auto su cui viaggiava è finito sotto il tiro di armi da fuoco mentre era diretto a Misurata, a est di Tripoli. La notizia è emersa solo
oggi.
«Non è stato attentato». Non si sarebbe trattato di un attentato, ma solo di un episodio di ordinaria violenza nella Libia in balia di bande armate. La precisazione è emersa in un colloquio telefonico che lo stesso Sarraj ha avuto sabato con il titolare della Farnesina, Paolo Gentiloni.
Portava condoglianze per le vittime di Zlinten. Sarraj era partito poco prima da Zlinten, dove aveva presentato le condoglianze ai parenti delle oltre 70 vittime dell'attentato
alla caserma dei cadetti delle forze di sicurezza uccise da un camion-bomba giovedì in un attentato rivendicato dal Daesh.
Dopo l'attacco le auto del convoglio, crivellate di colpi,
sono tornate indietro a Zliten, da dove Sarraj è ripartito in
elicottero.
Un'intesa ancora fragile. Quello di venerdì era il
primo viaggio che Sarraj compiva in Libia da capo designato del nuovo
governo di riconciliazione nazionale, ancora in attesa di insediarsi: l'attacco è una dimostrazione dell'estrema fragilità del quadro della sicurezza in Libia, a poche settimane dalla
firma (il 17 dicembre) in Marocco di un'intesa fra i contrapposti governi di Tripoli (islamista) e di Tobruk (riconosciuto internazionalmente) che dovrebbe portare all'insediamento a Tripoli del governo di unità nazionale.
L'assalto al convoglio. Sarraj era decollato con i membri del suo governo dall'aeroporto di Tunisi alla volta di Misurata, in Tripolitania. Prima di atterrare in terra libica l'aereo aveva sorvolato l'aeroporto per due ore in attesa del permesso della torre di controllo ad atterrare. Una volta sceso dal velivolo,
Sarraj si è imbattuto in un gruppo di miliziani avversi all'intesa.
Dopo un'ora di scontri verbali, il convoglio è uscito dall'aeroporto di Misurata per recarsi a Zliten, dove
il premier designato ha partecipato alla cerimonia funebre per le vittime
dell'attentato e ha visitato i feriti. Di ritorno da Zliten
verso Misurata, l'attentato condotto da un commando
armato che si muoveva a bordo di 5 auto.