martedì 22 ottobre 2024
Il patron di Tesla e SpaceX vuole premiare gli elettori registrati che sottoscriveranno una petizione "per sostenere la libertà di parola e il diritto di portare armi". L'intento? Portare voti a Trump
Elon Musk, Il patron di Tesla, X e SpaceX

Elon Musk, Il patron di Tesla, X e SpaceX - REUTERS

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La lotteria da un milione di dollari (al giorno)? È illegale, o quanto meno si muove, furbescamente, “in un'area grigia”. A una manciata di giorni dal voto negli Usa, si accende lo scontro sull’ultima trovata di Elon Musk, l’uomo più ricco del pianeta secondo Forbes. Il patron di Tesla, X e SpaceX ha tirato fuori dal cilindro un’idea che a molti è apparsa quanto meno bizzarra: mettere in palio una montagna di soldi per fortunati da sorteggiare tra gli elettori registrati che sottoscriveranno una petizione "per sostenere la libertà di parola e il diritto di portare armi", vale a dire quanto contemplano il Primo e il Secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti.

Per Musk, che non ha di certo nascosto il suo appoggio a Donald Trump, si tratta di un “incentivo” per spingere la gente ad andare a votare. Per gli esperti, siamo invece dinanzi a qualcosa di ben più grave: una violazione della legge. Per il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro l'iniziativa del miliardario "solleva seri interrogativi", tanto da "invitare le forze dell'ordine potrebbero dare un'occhiata". Secondo Danielle Lang, professoressa alla Georgetown Law School specializzata in diritto elettorale, il concorso potrebbe essere "soggetto a sanzioni civili o penali da parte del Dipartimento di Giustizia". “È illegale dare soldi a condizione che i destinatari si registrino come elettori dato che i termini di questo “concorso” richiedono che il destinatario sia un elettore registrato in uno dei sette stati indecisi (o che si registri se non lo ha già fatto), l'offerta viola la legge federale". Opinione simile quella di Rick Hasen, professore di scienze politiche alla University of California, Los Angeles (UCLA) School of Law, che ha citato la legge che proibisce a chiunque "paghi o si offra di pagare o accetti un pagamento per registrarsi per votare", aggiungendo che la sanzione comporta una multa di 10.000 dollari o fino a cinque anni di reclusione. Secondo Brad Smith, ex presidente della Federal Election Commission, Musk si sta muovendo in "una specie di zona grigia". Dal momento che Musk non paga le persone per registrarsi direttamente, ma piuttosto per firmare una petizione, "potrebbe sfuggire alla legge", ha detto.

L’intreccio tra Musk e il tycoon è sempre più stretto. Musk ha messo in campo tutte le sue risorse nelle ultime settimane per supportare Trump, compresa una donazione di 75 milioni di dollari a un comitato di azione politica e la partecipazione a comizi del candidato repubblicano. Da parte sua il candidato repubblicano alla presidenza Trump ha promesso, in caso di vittoria, che istituirà una commissione per l'efficienza governativa, affidandone la guida proprio a Elon Musk. Un gigantesco conflitto di interessi: secondo Politico, Tesla e Space X hanno “vinto” 15 miliardi di dollari in contratti federali. Per il Wall Street Journal, SpaceX sta progettando una serie di nuovi prodotti con "clienti della sicurezza nazionale". Come scrive The Atlantic, "se Musk riuscisse a riportare Trump alla Casa Bianca, segnerebbe il momento in cui la sua superintelligenza si fonderebbe con l'apparato più potente del pianeta, il governo americano”.


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