Sale a 21 morti il tragico
bilancio delle vittime di un commando suicida talebano che ha
aperto il fuoco nel ristorante libanese nel centro di Kabul
"Taverne du Liban". Tra loro 8 sono afghani e 13 stranieri, tra
cui due americani, 4 componenti del personale Onu tra cui un
russo, due inglesi, due canadesi e un libanese, rappresentante
del Fmi in Afghanistan. Si tratta di una delle stragi più
sanguinarie degli ultimi anni, rivendicata oggi dai talebani in
segno di rappresaglia ai raid aerei delle truppe dell'Isaf.
"L'attacco di un gruppo di martiri - ha dichiarato il loro
portavoce Zabihullah Mujahid - è stato realizzato per
ritorsione dopo l'operazione aerea due giorni fa nella provincia
di Partwan" in cui sono morti dieci militanti e 13 civili. Un
massacro che provoca l'ira della Casa Bianca, impegnata da mesi
a mettere a punto il profilo della sua presenza dopo il ritiro
delle truppe. "Non vi è alcuna giustificazione - scrive il
portavoce di Barack Obama - per questo attacco, che ha ucciso
civili innocenti, tra cui americani, che lavorano tutti i giorni
per aiutare il popolo afgano ad avere un futuro migliore grazie
a un istruzione superiore un assistenza economica grazie alle
nostre Università, le Nazioni Unite, il Fondo Monetario
Internazionale e le altre organizzazioni". Quindi
l'amministrazione Usa ribadisce il suo appello al dialogo: "Ci
appelliamo nuovamente i talebani a deporre le armi e iniziare i
colloqui di pace, che è il modo più sicuro per porre fine al
conflitto in modo pacifico".
Dolore anche in Gran Bretagna. Una delle due vittime
inglesi, si chiamava Del Singh, ed era candidato alle prossime
elezioni europee per il Labour Party, nella circoscrizione del
Southeast England. "Del ha speso 10 anni della sua vita - ha
dichiarato il segretario del partito Ed Miliband - portando
avanti progetti di sviluppo in Afghanistan, Kosovo, Sudan,
Sierra Leone e altri Paesi. Ha dedicato la vita a lavorare con
la gente che in giro nel mondo aveva bisogno del suo aiuto".
I due morti americani erano invece dipendenti di una
università di Washington, l'American University, impegnati in
un programma di sviluppo scolastico. Lutto anche nel Fondo
Monetario Internazionale: una delle vittime è Wabel Abdallah,
60 anni, libanese, rappresentante del Fondo in Afghanistan:
"Tutti noi - ha detto oggi la direttrice del Fmi, Christine
Lagard - siamo devastati dalla morte del nostro amico e
collega".