Una bomba azionata a distanza ha ucciso Massoud Mohammadi, un docente universitario iraniano esperto di fisica nucleare all'università di Teheran. A esplodere è stata una motocicletta imbottita d'esplosiva, parcheggiata vicino alla sua abitazione, nel nord della capitale.Confermando il decesso, il procuratore della capitale iraniana, Abbas Jafari Dolatabadi, ha detto che non sono ancora stati fatti arresti. Ma l'emittente pubblica Irib ha definito l'azione "un atto terroristico realizzato da centri di potere anti-rivoluzionari e arroganti"; e di solito il regime degli ayatollah si riferisce all'Occidente definendolo "arrogante". Intanto l'agenzia ufficiale Irna ha fatto sapere che non è chiaro quante persone siano morte nell'esplosione, lasciando intendere che potrebbe esserci più di una vittima. L'Iran è da anni impegnato in un testa-a-testa con l'Occidente sul suo controverso programma nucleare. E negli ultimi sette mesi è stato travolto da una crisi politica e sociale, la più grave dalla rivoluzione islamica del 1979, innescata dalla rielezione di Mahmoud Ahmadinejad. La crisi si è aggravata lo scorso 27 dicembre, il giorno sacro dell'Ashura, quando le proteste, duramente represse, sono costate la vita ad almeno otto persone;e il giorno dopo sono stati fatti quasi duecento arresti, tra giornalisti, studenti universitari e attivisti dell'opposizione (alcuni del quali, erano stretti collaboratori degli stessi leader dell"onda verdè). L'Iran ha accusato in più occasioni Stati Uniti e Gran Bretagna di aizzare i disordini.