La Corte Suprema indiana ha
aggiornato al 13 aprile la nuova udienza sul caso dei marò e
ha prolungato la permanenza in Italia del fuciliere di Marina
Massimiliano Latorre fino al 30 aprile. La Corte ha anche
chiesto al governo indiano chiarimenti sui tempi di durata del
lavoro del Tribunale del mare.Latorre sarebbe dovuto rientrare in India tra due
giorni, ma i suoi legali hanno chiesto alla
Corte un'estensione del periodo di permanenza in Italia per via delle
sue condizioni di salute.
LA VICENDA «Marò nemmeno incriminati ma già colpevoli» (11/8/15)"Considerando il fatto che il governo
indiano non ha obiezioni - ha detto il giudice Anil R Dave - è
concessa a Latorre un'estensione di tre mesi per fare rientro in
India".
Lo stesso giudice ha fatto sapere che l'ambasciatore italiano in India
dovrà firmare un documento nel quale assicura che il marò tornerà a
Nuova Delhi in aprile.
La Farnesina: Delhi non ha competenza. Subito è arrivata la risposta del ministero degli Esteri italiano. Una nota della Farnesina precisa che "il Governo" italiano "ritiene che sia
preclusa ogni decisione da parte della Corte Suprema indiana
relativamente al Fuciliere (Massimiliano) Latorre e che
pertanto egli possa restare in Italia per tutta la durata del
procedimento arbitrale internazionale avviato dal Governo il 26
giugno 2015".Nella stessa nota il ministero degli Esteri rende noto che "il Governo conferma di riconoscersi
nell'Ordine del Tribunale Internazionale per il Diritto del
Mare del 24 agosto 2015, che aveva stabilito la sospensione da
parte di India e Italia di tutti i procedimenti giudiziari
interni".