mercoledì 22 gennaio 2014
​Arrivano dall'Africa Subsahariana e cercano una vita migliore. E provano in tutti i modi di entrare nell'enclave spagnola nel Nord del Marocco. Anche questa volta sono stati respinti.
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Una marea umana di disperati in cerca di un futuro oggi ha dato l'assalto al confine spagnolo. Circa 800 immigranti di origine subsahariana hanno tentato di scavalcare la doppia recinzione che delimita l'enclave spagnola di Melilla, nel nord del Marocco. Il tentativo è stato respinto dall'intervento delle squadre della Guardia civil e della polizia marocchina. Il gruppo era stato notato nella notte avvicinarsi dal deserto verso Melilla dalle pendici del monte Urugù. Il lungo corteo era guidato da alcune persone chiamate "anziani" perché conoscono bene il territorio e le insidie. Una volta scoperti, gli immigrati si sono divisi in due gruppi. Il primo, circa 600 persone, ha cercato di nascondersi in una boscaglia. Gli altri, duecento, si sono avvicinati al confine, ma sono stati bloccati prima che potessero tentare di scavalcare l'alta recinzione. Tre giorni fa un gruppo di 60 immigrati aveva tentato di entrare a Melilla, via mare su due barconi, intercettati dalla guardia costiera spagnola. Durante i controlli alcuni si erano gettati in mare ed erano stati ripescati dagli agenti, mentre un ragazzo era morto annegato.
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