Michel in un bunker antiaereo a Odessa - Foto del Consiglio d'Europa
Non ha dichiarato una mobilitazione generale, la guerra contro l'Ucraina, e neanche la vittoria nelle località occupate dalle forze di Mosca, come Kherson, dallo scorso 24 febbraio. L'unica novità del breve e attesissimo discorso (11 minuti) che il presidente russo, Vladimir Putin, ha tenuto sulla Piazza Rossa a Mosca nel 77esimo anniversario della Vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista, è stato l'annuncio della firma di un decreto per un "sostegno speciale" ai figli dei soldati feriti o uccisi in Ucraina.
Putin con il ministro della Difesa Sergei Shoigu alla parata della Vittoria sulla Piazza Rossa - Reuters
"Alla fine dello scorso anno l'Occidente stava apertamente preparando un attacco al Donbass e alla Crimea", a Kiev c'erano richieste di armi nucleari che creavano "una minaccia inaccettabile proprio al nostro confine" ha detto Putin, definendo l'offensiva in Ucraina una "operazione preventiva, necessaria e giusta". Il presidente russo ha ricordato di aver chiesto ai Paesi della Nato un accordo sulle garanzie di sicurezza, ma, ha lamentato, "non siamo stati ascoltati".
Il capo del Cremlino ha poi lodato l'operato dei soldati russi, sottolineando che stanno combattendo "per la sicurezza della patria". "L'orrore di una guerra globale non si deve ripetere" ha aggiunto riferendosi alla Guerra mondiale. La morte di ogni soldato e ufficiale è una "perdita irreparabile" e il governo farà di "tutto per aiutare le loro famiglie".
Putin ha detto di non avere "alcun dubbio" sul fatto che quella che "l'operazione militare speciale" in Ucraina "produrrà risultati". "Se ci fosse stata anche una possibilità di risolvere la questione ucraina pacificamente, la Russia l'avrebbe usata".
Sulla Piazza Rossa Putin ha anche partecipato alla marcia del cosiddetto Reggimento immortale, durante la quale i discendenti dei combattenti della Grande guerra patriottica (la Seconda guerra mondiale) sfilano portando le fotografie dei loro congiunti. Putin ha marciato mostrando la foto di suo padre.
Putin (al centro) con la foto del padre nella marcia del "Reggimento immortale" - Ansa
Alla parata ha partecipato anche il patriarca Kirill, massima autorità della Chiesa ortodossa di Mosca, apparso nelle immagini della tribuna ufficiale accanto al vicepresidente del Consiglio di sicurezza Dmitri Medvedev. Ieri il patriarca aveva deposto una corona di fiori sulla Tomba del Milite Ignoto nel Giardino di Alessandro, vicino al Cremlino.
Non si è visto invece il generale Valery Gerasimov, capo di stato maggiore delle forze armate russe. Gli unici ambasciatori stranieri citati dall'agenzia Tass sono quello turco e pakistano, nessun accenno viene fatto alla Cina. Né si parla di ex repubbliche sovietiche.
Alla parata sulla Piazza Rossa hanno partecipato 11mila militari e 131 mezzi, compresi soldati arrivati dal Donbass. Annullato "per maltempo" il sorvolo degli aerei.
"Putin ha riconosciuto che non c'è una vittoria da celebrare" ha commentato l'ambasciatrice Usa all'Onu, Linda Thomas-Greenfield intervistata dalla Cnn. Quanto alla possibilità che la Russia sia inserita dagli Usa nella lista degli Stati che sponsorizzano il terrorismo, l'ambasciatrice ha detto che "la Russia ci si è messa da sola".
Vernice rossa sull'ambasciatore russo a Varsavia. Mosca protesta
L'ambasciatore russo a Varsavia, Sergei Andreev, è stato contestato da un gruppo di persone che gli hanno anche gettato addosso vernice rossa mentre deponeva una corona di fiori a il cimitero dei caduti sovietici nella capitale polacca. Il viso e la camicia del diplomatico, che è rimasto in silenzio, sono stati coperti di rosso.
La Russia ha presentato "una risoluta protesta" alle autorità polacche per l'aggressione. In un comunicato del ministero degli Esteri, citato dalla Tass, si accusano la polizia polacca di non essere intervenuta per proteggere il diplomatico, Serghei Andreyev, e le autorità di Varsavia di essere state "conniventi con i teppisti neo-nazisti" autori dell'attacco.
L'ambasciatore russo in Polonia, Sergey Andreev, colpito da vernice rossa mentre deponeva fiori al Cimitero militare sovietico a Varsavia - Reuters
Il video di Zelensky: prima o poi, vinceremo
"Non ci sono catene che possano legare il nostro spirito libero. Non c'è occupante che possa mettere radici nella nostra terra libera. Non c'è invasore che possa governare il nostro popolo libero. Prima o poi, vinceremo" scandisce il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel video diffuso stamattina che lo ritrae mentre cammina da solo all'alba lungo il viale centrale di Kiev deserto.
Stamani c'è stato un colloquio telefonico tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e Zelensky. "Abbiamo parlato del supporto dell'Ue al percorso europeo dell'Ucraina. Non vediamo l'ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell'Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno", scrive Von der Leyen in un tweet.
60 morti nel raid su una scuola. Missili su Odessa, Michel (Ue) nel rifugio
"Ieri, nel villaggio di Bilogorivka, nella regione di Lugansk, una bomba russa ha ucciso 60 civili" ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo in videoconferenza a un vertice del G7. Nella scuola, che dava rifugio a circa 90 persone, in 30 si erano salvate ma 60 erano rimaste sotto le macerie.
Zelensky chiede al G7 che i russi si ritirino "da tutta l'Ucraina" e i leader riaffermano che Putin "non deve vincere" perché "ha violato l'ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda guerra mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra".
Intanto le forze russe continuano ad avanzare nell'Ucraina orientale nel tentativo di raggiungere il loro obiettivo di stabilire il pieno controllo sulle regioni di Donetsk e Lugansk e di mantenere il corridoio terrestre tra quei territori e la Crimea occupata. Le forze ucraine si sono ritirate dalla città contesa di Popasna, ormai ridotta in rovina, per occupare "migliori posizioni di difesa". Ieri il leader ceceno Ramzan Kadyrov aveva annunciato che la maggior parte della città era in mano ai suoi soldati.
Stamani quattro missili "ad alta precisione" hanno colpito la regione di Odessa: sarebbero stati lanciati dalla penisola della Crimea. A Odessa era presente il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, che è stato costretto a ripararsi in un rifugio. La fuga d'emergenza ha interrotto il suo incontro con il premier ucraino Denys Shmygal, riferiscono fonti Ue.
Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev sono arrivati la first lady americana Jill Biden e il premier canadese Justin Trudeau, che promette altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
Moldavia, cortei pro Russia. Il presidente salta l'incontro con Guterres (Onu)
Il presidente della Repubblica di Moldavia, Maia Sandu, non potrà partecipare agli eventi pubblici previsti per il 9 maggio, a causa di motivi di salute. L'annuncio è stato fatto sul sito web della Presidenza. Anche l'incontro congiunto e la conferenza stampa con il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, oggi in visita in Moldavia, sono cancellati. "La conferenza si terrà presso il governo, insieme al primo ministro Natalia Gavrilita", recita il comunicato.
La capitale Chisinau è in mano ad una manifestazione pro-Russia.
Ministero Moldavia
Evacuati i civili dall'Azovstal. I militari: "Non ci arrendiamo"
Dopo l'evacuazione di tutti i civili dall'acciaieria assediata, confermata da Kiev e Mosca, gli ultimi resistenti di Mariupol ieri hanno convocato una conferenza stampa online per ribadire che nel loro futuro non c'è altra strada se non continuare a lottare, pur con i pochi mezzi rimasti.
"Ci sono molti militari feriti da evacuare, ma combatteremo fino alla fine", ha assicurato il vice comandante del battaglione, il capitano Svyatoslav Kalina Palamar, parlando accanto al responsabile dell'intelligence, il tenente Ilya Samoilenko. "Le forze russe stanno continuando a bombardare l'area e stanno cercando di assaltare l'impianto. Ora i nostri politici stanno provando a negoziare con quegli animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto?- ha aggiunto, puntando il dito anche contro la linea di Zelensky -. Non possiamo parlare con questa gente. Il nostro obiettivo è eliminare la minaccia. Non stiamo difendendo solo l'Ucraina, ma anche il mondo libero".
Uccisi altri due ragazzi. Trovata morta la 13enne scomparsa
Sempre ieri, un attacco ha ucciso due ragazzini di 11 e 14 anni nella città di Pryvillia, nel distretto di Severodonetsk, nella martoriata regione di Lugansk. Forti esplosioni si sono registrate anche a Odessa e in zone residenziali di Mykolaiv, dove un'anziana insegnante è rimasta uccisa e altri 27 civili sono stati feriti.
E dopo due giorni di ricerche, è stata trovata morta Sofia, la 13enne scomparsa dopo il bombardamento su una colonna di mezzi che stavano evacuando civili nella regione orientale di Kharkiv, che i familiari avevano cercato di rintracciare con appelli sui social.
Macron: la pace non si costruisce con l'umiliazione di Mosca
Molto articolato il discorso che il presidente francese Macron ha tenuto all'Europarlamento di Strasburgo per la cerimonia di chiusura della Conferenza sul futuro dell'Europa. "Non dobbiamo cedere alla tentazione dei revanscismi. Domani avremo una pace da costruire" e "dovremo farlo con Ucraina e Russia attorno al tavolo. Ma questo non si farà né con l'esclusione reciproca, e nemmeno con l'umiliazione".