giovedì 13 gennaio 2011
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L'opposizione giordana ha organizzato per domani una serie di manifestazioni in molte città del regno, per protestare contro la politica economica del governo e contro l'aumento dei prezzi di molti beni di base.Il Movimento Islamico, maggiore gruppo di opposizione in Giordania, ha fatto sapere che si unirà ai partiti di sinistra nelle manifestazioni, che avranno luogo ad Amman, Irbid, Aqaba, Madaba e Karnak e che potrebbero estendersi anche ad altri centri del Paese.Le proteste avranno luogo nonostante l'annuncio del governo di nuove misure per assorbire il malcontento popolare sul costo della vita. Il premier Samir Refai ha reso noto che il suo esecutivo ha approvato un pacchetto da 225 milioni di dollari che contribuirà a ridurre per i consumatori il costo di alcuni prodotti come riso e zucchero. Anche il costo dei carburanti sarà ridotto del sei per cento, cancellando di fatto una tassa speciale sull'energia.La Giordania importa petrolio a prezzi di favore dalla vicina Arabia Saudita e lo vende attraverso le sue compagnie di raffinazione a prezzi di mercato a cui si aggiunge una tassa di circa il 40 per cento.Il governo ha inoltre annunciato che avvierà una nuova campagna di reclutamento per esercito e polizia, in una mossa che dovrebbe compiacere le tribù del Paese che formano la totalità delle forze di sicurezza giordane.Ma nonostante queste misure, diverse fonti politiche ad Amman temono che le proteste diffuse nel Paese possano sfociare in violenze, come accade da giorni in Tunisia e Algeria.
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