Israele ha intensificato nelle ultime ore l'offensiva su Gaza City: colpita due volte la sede dell'Unrwa,l'agenzia dell'Onu che si occupa dei profughi palestinesi, con tre dipendenti che sono rimasti feriti. Attaccato anche l'edificio che ospita numerosi giornalisti di testate arabe e internazionali, dove due cameramen sono rimasti feriti. Ed è in fiamme anche un'ala dell'ospedale, colpito da un raid israeliano.
Ban Ki-Moon: «Sono indignato, ma c'è uno spiraglio di pace. Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon, che si trova in Israele per motivi diplomatici da stamane, si è detto indignato per l'attacco condotto da Israele contro la sede Onu a Gaza ed ha preteso dalle autorità israeliane spiegazioni esaurienti a riguardo. «Ho manifestato la mia grande contestazione e idignazione e ho preteso spiegazioni esaurienti dal ministero della Difesa e da quello degli Esteri», ha dichiarato il segretario ai giornalisti presenti a Tel Aviv. Ban si è anche espresso in merito al numero delle vittime dell'offensiva israeliana, arrivato ormai a quasi 1.100 morti, affermando che «ha raggiunto un livello insostenibile». Dal canto suo il ministro della Difesa israeliano, Ehud Barak, ha definito «un grave errore» l'attacco alla sede centrale dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi.Il segretario della Nazioni Unite si è però dichiarato ottimista circa le sorti del conflitto, dichiarando che ci sono gli elementi perchè la guerra a Gaza termini "ora". «Credo esistano le condizioni per cui la violenza possa finire ora», ha detto Ban.
La battaglia di Gaza. Stamane decine di carri armati israeliani appoggiati dall'aviazione erano penetrati in profondità per la prima volta stamani in un quartiere di Gaza City, dove combattimenti accaniti hanno contrapposto i soldati a militanti palestinesi. I tank sono avanzati fino al cuore del quartiere residenziale di Tal Al-Hawa, una zona periferica della città di Gaza. Le forze israeliane si sono scontrate con combattenti palestinesi che sparavano colpi di mortaio e razzi anti-carro. I blindati hanno sparato delle granate, anche in direzione di edifici residenziali, mentre l'aviazione bombardava. Una colonna di carri armati ha preso posizione in un parco pubblico nel centro del quartiere. Centinaia di palestinesi sono fuggiti verso zone più vicine al centro di Gaza City.
L'allarme dell'Unicef: «300 bambini morti». È gravissima la situazione per i bambini nella striscia di Gaza: «I dati aggiornati parlano di oltre 300 piccoli morti e 1.500 feriti». A riferirlo è stata Marinella Viviani, vicepresidente dell'Unicef, in occasione della presentazione a Roma del Rapporto dell'agenzia Onu sulla Salute materna e neonatale. «Stiamo cercando di agire, anche se con moltissime difficoltà, su un doppio fronte - ha detto la Viviani in collegamento telefonicocon la platea romana - e cioè assicurando l'acqua e l'igiene alla popolazione e la protezione psicosociale soprattutto ai bambini, perché la violenza di cui sono vittime oggi li segnerà nella loro vita futura».
Fermata la nave dei pacifisti. Navi da guerra israeliane hanno fermato questa mattina la nave di pacifisti che stava cercando di portare aiuti e medicine a Gaza. La "Spirit of Humanity", battente bandiera greca, con a bordo 21 pacifisti, è stata circondanta dalle navi israeliane nelle acque internazionali a largo delle coste meridionali libanesi, secondo quanto ha denunciato Mary Hughes, del gruppo statunitense Free Gaza Movement. A bordo dell'imbarcazione anche l'esponente del Prc francesco Caruso.