Una piccola delegazione della Conferenza
Episcopale Italiana - guidata dal segretario generale,
monsignor
Nunzio Galantino, con il direttore di Caritas
Italiana
don Francesco Soddu - è in viaggio verso l'Iraq per
"incontrare i vescovi e i rappresentanti della Chiesa locale,
visitare alcune strutture in cui sono ospitati migliaia di
profughi cristiani e yazidi, e confrontarsi con alcune
autorità civili". Lo rende noto un comunicato della Cei,
sottolineando che "in particolare, l'incontro con i
responsabili di Caritas Iraq è volto a delineare lo sviluppo
di progetti di collaborazione e di solidarietà". Il rientro in
Italia è previsto per giovedì prossimo.
"Questo viaggio - ha spiegato Galantino - si colloca all'interno di quel
cammino di prossimità che come Chiesa italiana abbiamo avviato
da tempo. Ricordo, ad esempio, la proposta, in occasione della
Festa dell'Assunta dello scorso
15 agosto, che come presidenza
della Conferenza Episcopale Italiana abbiamo rivolto a tutte le
comunità ecclesiali: viverla come una giornata di particolare
vicinanza al dramma sofferto da centinaia di migliaia di
cristiani". Alla mobilitazione, ha ricordato il vescovo, hanno
fatto seguito i contributi economici già stanziati per
"affrontare la prima emergenza".
"La violenza che uccide, gli attacchi e l'insicurezza che
costringono migliaia di persone all'emarginazione e all'esilio
non possono trovarci indifferenti", ha poi sottolineato il
segretario della Cei, rilanciando "l'appello" dei vescovi
italiani (fatto per bocca del presidente
Angelo Bagnasco) "ai
responsabili della politica, come a ogni uomo, affinché nelle
rispettive responsabilità non volgano lo sguardo altrove".
Come pastori di questo paese, ha concluso Galantino, "ci
sentiamo chiamati a fare quanto sta in noi per sostenere
fattivamente l'impegno della Caritas, presente nell'emergenza
con la sua rete di relazioni e di progetti".
E proprio come segno tangibile di vicinanza e sostegno, la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha deliberato, il 24 settembre scorso, lo stanziamento di
un milione di euro. La somma è stata prelevata dai fondi dell’8xmille e affidata alla Nunziatura di Baghdad. Il contributo si aggiunge a quello, analogo per entità, stanziato in luglio per far fronte all’emergenza in Siria.