«Per me il 27 gennaio è tutti i giorni: da Auschwitz non si esce, resta con te tutta la vita». Questo uno dei momenti del videomessaggio che la scrittrice Edith Bruck, superstite alla Shoah, ha consegnato alla comunità italiana in Israele, in occasione del Giorno della Memoria, attraverso il canale You-Tube dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, promotore dell’iniziativa con l’Ambasciata d’Italia nello Stato ebraico, Paese in cui vivono 165.800 sopravvissuti.
Nata a Tiszabercel, in Ungheria, nel 1931, sopravvissuta alla deportazione nei campi di concentramento di Auschwitz, Dachau e Bergen-Belsen, Bruck vive in Italia dal 1954 e ha trascorso gran parte della vita a raccontare la sua storia personale attraverso la scrittura, e portando la propria testimonianza nelle scuole e nelle università. «È un’esperienza che va raccontata nelle aule, dove si impara, poco e male, la storia del Novecento», ha sottolineato Edith Bruck. Anche per questo è fondamentale la trasmissione della memoria alle generazioni future: «Essere ascoltati è molto importante, perché dopo la guerra non siamo stati accolti, e nessuno voleva sentire. I giovani, ora, devono farsi testimoni».