La diga a Solai nella contea di Nakuru, 190 chilometri a nord-ovest di Nairobi, è stata spazzata via
Una diga ha ceduto ieri sera in Kenya a causa delle forti piogge, provocando «enormi distruzioni» e almeno 47 morti. Altre sei dighe restano monitorate. Lo riferiscono le autorità locali, spiegando che a cedere è stata una parte della diga a Solai, nella contea di Nakuru, 190 chilometri a nord-ovest di Nairobi.
La Croce Rossa ha riferito di aver tratto in salvo circa 40 persone, ma si teme che il bilancio delle vittime possa aumentare dal momento che ci sarebbero decine di persone intrappolate sotto il fango.
Testimoni hanno riferito di aver udito un forte scoppio prima che le onde travolgessero quasi 2 chilometri di terreni agricoli privati in cui molti vivono e lavorano. Centinaia di persone sono rimaste senza casa e oltre 2.000 sono gli sfollati.
«L'ondata fuoriuscita ha causato distruzione a valle, ma l'estensione del danno deve ancora essere accertata», ha detto Lee Kinyajui, governatore della contea di Nakuru.
Ed è salito così a quasi 170 il bilancio di vittime causato da inondazioni che da marzo hanno colpito il Kenya, paese dell'Africa orientale che si sta riprendendo da una grave siccità registrata in metà dello Stato. Gli sfollati sono oltre 250 mila.