Lanciato. Il Crew Dragon parte, l'avventura comincia - Ansa
Buona la seconda. Il nuovo tentativo per il lancio in orbita della capsula Crew Dragon di SpaceX – che segna lo storico ritorno degli Usa nella corsa allo spazio, per la prima volta con una navicella costruita da privati – è riuscito. Dunque il maltempo che aveva fermato mercoledì il primo “appuntamento” a Cape Canaveral, in Florida, questa volta è stato clemente.
L’incertezza è durata fino alla fine, fine cioè all’ora X fissata per il lancio: 15:22, le 21:22 in Italia di ieri. «Non è stata presa ancora una decisione finale», aveva avvertito l’amministratore della Nasa, Jim Bridenstine, poche ore prima del lancio, ribadendo che tutto era “nelle mani” dal meteo, tenendo con il fiato sospeso fino all’ultimo l’America.
Tutto pronto per il secondo tentativo di lancio del Crew Dragon, restava l'incognita delle condizioni meteo - Ansa
La missione Demo-2 rappresenta il primo trasporto di astronauti in orbita dal suolo americano dall’ultimo shuttle verso la Luna. Iconica anche la rampa di lancio, la 39A, la stessa dalla quale partì l’Apollo 11. Un appuntamento storico per la Nasa che, grazie alla compagnia privata di Elon Musk – il miliardario di origine sudafricana co-fondatore della Tesla, che produce auto elettriche – a distanza di nove anni riporterà con un proprio razzo astronauti statunitensi sulla Stazione spaziale. Senza dovere chiedere un passaggio alle navette russe Soyuz. E inaugurando anche l’era dei voli privati con equipaggio.
«Quello che Elon Musk ha fatto per il programma spaziale americano è portare la visione e l’ispirazione che non avevamo avuto dal pensionamento degli Space Shuttle», ha fatto sapere Bridenstine. Musk ha chiesto grande visibilità perché il ritorno d’immagine sia garantito in un’operazione costata, solo per realizzare la capsula, più di 100 milioni di dollari, ma che con gli investimenti della Nasa supera i 4 miliardi.
Gli astronauti Bob Behnken, a destra, e Doug Hurley prima del lancio - Ansa
A bordo due veterani, Bob Behnken, 49 anni, e Doug Hurley, 53 anni. Behnken è stato sullo shuttle due volte, nel 2008 e nel 2010, trascorrendo oltre 708 ore in orbita e compiendo 6 passeggiate spaziali. Anche Hurley ha alle spalle due missioni, compresa quella finale dello shuttle a bordo dell’Atlantis, decollata l’8 luglio del 2011. Il loro compito sarà attraccare al modulo Harmony della Stazione Spaziale Internazionale. Non indossano la tradizionale tuta arancione dello shuttle ma una mise bianca con fregi grigio scuro che ricorda gli stormtrooper di Star Wars, targata SpaceX e disegnata dallo scultore e costumista di Hollywood Jose Fernandez che ha firmato gli outfit di supereroi del grande schermo come Batman. Nonostante le incognite che hanno gravato sulla partenza fino alla fine, il presidente Donald Trump, accompagnato dalla moglie Melania, è comparso di nuovo in Florida.